Emigrata friulana uccisa in Francia: il figlio l’ha sgozzata nella cucina di casa

DIGNANO. Massacrata dal figlio in cucina, mentre stava lavando i piatti. Giungerà martedì 5 febbraio a Carpacco, per essere tumulata nella tomba di famiglia del cimitero della frazione dove vivono le sorelle Giovanna e Liliana, la salma di Celeste Assutta Pirona, la 76enne casalinga uccisa dal 47enne Ivano Pirona nella sua abitazione di Moulin a Berthecourt, nel dipartimento dell’Oise.
Celestina, così veniva chiamata nel suo paese di origine, era emigrata nel nord della Francia nel 1965. Sposata con Aldo Pirona, era la più piccola di quattro sorelle: Giovanna, che vive a Carpacco, e Liliana, residente a Vidulis mentre Edda è scomparsa una decina di anni fa.
È proprio la sorella Giovanna Assutta, 83 anni, a raccontare ancora incredula la tragedia consumatasi martedì 22 gennaio, quando il figlio 47enne ha tagliato la gola alla madre. «Mio nipote si era recato a casa di mia sorella come faceva spesso, per cenare insieme ai genitori – racconta al telefono –. Tutto sembrava tranquillo, avevano consumato il pasto nella sala da pranzo.
Mia sorella, da quanto ho potuto apprendere, era andata in cucina a lavare i piatti quando suo figlio, una cosa tremenda, le ha tolto la vita. Celestina aveva 76 anni, era una casalinga madre di tre figli, non mi sembra ancora vero che la sua vita si sia fermata così, in modo tanto drammatico. Per mano di un figlio poi. Lui, Ivano, è il più giovane di tre figli, non ha mai dato nessuna preoccupazione alla famiglia. Era un bravo ragazzo, faceva programmi per computer, era laureato.
Solo da pochi mesi era in cura per un esaurimento – prosegue il racconto la signora Giovanna – in quanto la ditta per cui lavorava aveva chiuso i battenti. Questa situazione aveva creato in lui dei problemi. Viveva da solo, nel suo appartamento, e andava spesso a trovare i genitori. Aveva abitato con la sua famiglia a Parigi, ora da più di 20 anni risiedeva a Bertehecourt, vicino a Bovèe. Ora non possono nemmeno interrogarlo, è sotto schok, non ricorda nulla di quello che ha fatto».
La voce della signora Giovanna si incrina per l’emozione, il dolore è troppo forte. «Mia sorella era una casalinga, una persona generosa, benvoluta da tutti nel paese in cui viveva. È anche qui, a casa sua. Era in forze, non aveva alcun problema di salute.
Un figlio contro la madre – si dispera –: è bruttissimo. Ivano veniva tutti gli anni a passare l’estate da me, a Carpacco, ed era sempre molto felice di trascorrere il suo tempo libero in paese. Erano circa tre anni che non lo vedevo. È sempre stato un tipo calmo e un bravo ragazzo, adesso è in ospedale a Parigi, in psichiatria, sotto arresto, non possono nemmeno interrogarlo, non si ricorda niente. Domani (oggi, ndr) accompagneranno mia sorella Celestina in Italia gli altri due figli, Gabriel che vive a Londra e Gloria. Le esequie sono già state celebrate nella chiesa della cittadina francese mentre nel cimitero di Carpacco, mercoledì (domani, ndr) si procederà solo alla sepoltura privata, nella tomba di famiglia».
La notizia della tragica morte di Celeste Assutta ha destato vasta impressione in tutta la comunità di Dignano e nella frazione di Carpacco, la frazione dove si trova ancora la casa paterna della famiglia.
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