Documenti di Leicht nell’archivio comunale

CIVIDALE. Si arricchisce di un ulteriore, prezioso nucleo di documenti il già corposo patrimonio archivistico della cittadina ducale, in cui confluiranno numerosi incartamenti appartenuti a Pier Silverio Leicht.
«Con atto di grande sensibilità – rileva il sindaco Stefano Balloch – il sovrintendente archivistico Pierpaolo Dorsi, che ringraziamo sentitamente, ha consegnato all’amministrazione civica tre faldoni del Leicht, appunto, che entreranno a far parte dell'archivio storico custodito dalla biblioteca».
Nato a Venezia il 25 giugno 1874 e morto a Roma il 3 febbraio 1956, Pier Silverio Leicht, insigne giurista, lasciò una foltissima documentazione sulla sua vita professionale e sulla storia del diritto italiano.
Il corpus archivistico conservato in biblioteca comprende anche documenti di Carlo Guido Mor ed è in gran parte di proprietà del Soroptimist International club di Cividale, che anni fa lo consegnò in comodato al Comune affinché fosse valorizzato e messo a disposizione di studiosi e appassionati.
Ma c’è un’ulteriore bella notizia: «Su progetto e domanda di contributo dell’assessorato alla cultura – spiegano Balloch e la titolare della delega, Angela Zappulla –, la Regione ha finanziato con 15 mila euro un importante intervento di catalogazione e studio dell’archivio storico comunale, in particolare della sezione diplomatica riconducibile a monsignor Lorenzo D’Orlandi, canonico cividalese che, nella prima metà dell’Ottocento, raccolse e inventariò un migliaio di atti (pergamene, fascicoli, fogli sciolti, brani da registri eccetera) che riteneva di notevole importanza per la storia della città».
L’ecclesiastico, probabilmente, esaminò la documentazione di tutto l’antico archivio municipale e focalizzò l’attenzione su carte e pergamene riferibili al governo di Cividale, alla sua vita economica e sociale e a personaggi che nel Medioevo e nella prima età moderna ne furono protagonisti. L’arco cronologico complessivo spazia dal 1176 al 1769. (l.a.)
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