Divise e stemmi uguali per tutti i vigili urbani Fvg

La giunta regionale ha approvato il nuovo regolamento proposto dall'assessore Seganti. Via libera anche a un disegno di legge che razionalizza i fondi alle Pmi

UDINE. Divise, mezzi e stemmi uguali per tutti i vigili del Friuli Venezia Giulia. La giunta ha approvato ieri il regolamento sulle caratteristiche delle dotazioni della Polizia locale, che, proposto dall’assessore alle Attività produttive e sicurezza Federica Seganti, inizierà ora l’iter di approvazione definitivo ad iniziare dal parere del Consiglio delle Autonomie.

Le caratteristiche dei veicoli, degli strumenti operativi, delle tessere personali di riconoscimento e delle divise sono l’oggetto del regolamento assieme ai relativi elementi identificativi dell’ente di appartenenza ed allo stemma della Regione che caratterizzeranno, d’ora in poi, le divise, i documenti e le placche di riconoscimento, gli strumenti operativi e le carrozzerie dei veicoli (dalle vetture alle moto ai natanti).

A caratterizzare la Polizia Locale Fvg saranno la forma grafica dell’aquila ed il logo «Polizia Locale», mentre gli elementi distintivi dell’ente di appartenenza o della forma collaborativa di enti saranno riprodotti nelle tessere personali, sui capi di abbigliamento, sulle macchine. Nei Comuni in cui la minoranza linguistica slovena è tutelata sarà ammesso l’uso dello sloveno in aggiunta all’italiano nella denominazione dell’Ente di appartenenza e del logotipo.

Pur consentendo al corpo di Polizia locale del capoluogo regionale di mantenere le peculiarità storiche delle divise (per tutta la regione sono di quattro tipi: ordinaria, operativa, di rappresentanza e da cerimonia), nel complesso il regolamento ne dirime l’uso in base ai relativi servizi istituzionali e la fornitura dei capi di abbigliamento in dotazione, la livrea dei veicoli (dalle moto alle automobili, alle vetture speciali). I Comuni – che pagano le divise ai vigili – non hanno un termine per adeguarsi al regolamento: le nuove saranno acquistate quando quelle attuali saranno inutilizzabili («sappiamo bene che ci sono pochi soldi»), mentre i fregi e distintivi dovranno essere adeguati quanto prima. La novità è stata condivisa con il Comitato tecnico della polizia locale.

Sempre su proposta dell’assessore alle Attività produttive Federica Seganti è stato approvato un disegno di legge per la gestione di incentivi a favore del rafforzamento e del rilancio della competitività delle microimprese e delle piccole e medie imprese. «Il testo - conferma l’assessore - si propone l’adeguamento, il coordinamento e la razionalizzazione delle leggi su artigianato e turismo, aggiornando la normativa regionale in modo da far propri i principi sanciti a livello europeo dallo Smail Business Act, che sostiene questo tipo di imprenditoria con strumenti rispondenti alla realtà economica per agevolarne la crescita attraverso forme aggregative che, sotto forma di contratti di rete (proposta di legge a cui lavora da il consigliere dell’Udc, Alessandro Tesolat), consentono di affrontare la sfida della globalizzazione».

Il disegno di legge fa una ricognizione complessiva degli strumenti d’incentivazione delle imprese e va ad eliminare sovrapposizioni. In più prevede che le Pmi possano proporre progetti da attuarsi attraverso la promozione della cultura imprenditoriale (manager a tempo) anche attraverso la riorganizzazione aziendale; l’internazionalizzazione dell’impresa anche attraverso il commercio elettronico; il miglioramento dell’efficacia e dell’affidabilità aziendale attraverso il conseguimento di una certificazione di qualità.

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