Disputa sui buoni pasto per tutti gli addetti ad Ambiente servizi

SAN VITO. Disputa tra azienda e sindacati sui buoni pasto per tutti i lavoratori di Ambiente servizi: Fp Cgil e Fiadel hanno voluto mettere i puntini sulle “i” in seguito agli accadimenti degli ultimi giorni. Queste due sigle sostengono la necessità di erogare il benefit all’intera forza lavoro: non devono essere esclusi da tale opportunità, come accade ora, quanti terminano l’orario di servizio entro le 13, perché cominciano l’attività al mattino presto. Una penalizzazione, a detta di una parte delle forze sociali: chi già ha un orario di lavoro migliore può anche beneficiare del buono pasto. «Abbiamo saputo che Ambiente servizi martedì organizzerà un incontro coi lavoratori per discutere di programma di sviluppo aziendale e distribuzione di buoni pasto – fanno sapere Fp Cgil e Fiadel –. Ricordiamo che una delle principali richieste di Cgil e Fiadel nel corso della trattativa è riconoscere un ticket pasto a tutte le maestranze di Ambiente servizi. Ma la nostra richiesta è stata respinta dall’azienda, come altre istanze. Ora leggiamo che nell’ordine del giorno dell’incontro convocato dall’impresa si parla di distribuzione buoni pasto. Cosa significa? L’azienda forse distribuirà in riunione i ticket ai presenti? Ambiente servizi ha cambiato idea rispetto a quanto previsto nell’ipotesi di accordo separato che noi abbiamo respinto, ma Cisl e Uil hanno sottoscritto? In questa situazione queste ultime sigle non hanno nulla da dire?».

Cgil e Fiadel invitano le maestranze alla riflessione: per il 5 novembre le due sigle hanno indetto un referendum, dopo avere ricevuto l’ok alla consultazione dagli addetti riunitisi in assemblea lo scorso martedì. Avrebbero voluto che quest’ultimo fosse «unitario, ma non abbiamo avuto risposta da Cisl e Uil»: i dipendenti avranno la possibilità con tanto di voto di dirsi favorevoli o contrari all’accordo che una parte delle forze sociali ha sottoscritto con l’azienda. «Il nostro obiettivo è mettere al centro dell’accordo integrativo i carichi di lavoro e la salute delle maestranze, i buoni pasto per tutti, il premio di produttività e selezioni interne per le nuove posizioni organizzative – hanno messo in luce Cgil e Fiadel –. Il referendum è aperto a tutti i dipendenti: sarà l’occasione per dare un segnale chiaro sulle relazioni sindacali che vogliono le maestranze. Per noi l’ipotesi di accordo che ha avuto il via libera di Cisl e Uil dev’essere bocciata. I lavoratori di Ambiente servizi meritano un contratto aziendale migliore». —

G.S.

BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto