Dipendente trasferito dalla Regione nel comune dove è sindaco

CLAUT. Da poco più di un anno è sindaco di Claut e oggi, nel Comune che amministra, pure lavora.
Il primo cittadino 64enne Franco Bosio, che negli anni ha collezionato numerosi incarichi, tra cui la presidenza di Confcooperative Fvg, ed è stato segretario particolare di Gianfranco Moretton ai tempi in cui era assessore regionale, è dipendente della Regione ed è stato di recente trasferito, come ha anticipato il sito del Perbenista, da Trieste alla stazione forestale di Claut, in cui ricopre una posizione amministrativa.
Un fatto che non è sfuggito ai più attenti e non manca di fare discutere non soltanto in Valcellina.
C’è chi non ha esitato a commentare che Bosio è nato con la camicia: oltre ad avere rivestito incarichi prestigiosi, ora chiede il trasferimento, e soprattutto lo ottiene, per lavorare nel municipio in cui è sindaco. Lavoro, politica e casa, insomma, tutti e tre a Claut. Non poteva andargli meglio.
Tra l’altro, Bosio presta servizio in una stazione forestale dalla storia controversa: nel 2012 la struttura aveva chiuso i battenti (peraltro in seguito a lavori di ristrutturazione finalizzati a un potenziamento), salvo poi riaprire tre anni più tardi, dopo una battaglia che ha coinvolto diversi politici.
Ci si chiede dunque quali mansioni svolga, nel concreto, Bosio nella stazione valcellinese (le sedi di Claut e Barcis contano assieme una decina scarsa di addetti).
Ma al di là del fatto che la notizia del trasferimento abbia acceso il dibattito e più di qualcuno stia storcendo il naso, l’iter seguito è regolare. Parola di assessore regionale Paolo Panontin.
«Bosio andrà in quiescenza a marzo - fa sapere -. E’ un dipendente regionale che aveva chiesto aspettativa e ora è rientrato in servizio. Ha presentato istanza di avvicinamento al Comune che amministra, Claut appunto, e il riscontro è stato positivo. E’ stato quindi trasferito dalla direzione regionale ambiente, in cui operava, alla direzione centrale risorse agricole, forestali e ittiche. E’ impiegato, infatti, con posizione amministrativa, nella stazione forestale clautana».
Nulla di strano, insomma, a detta della Regione: è stata presentata un’istanza, in seguito accolta. Che poi si sprechino i commenti sul fatto l’interessato dal provvedimento sia il sindaco di Claut, nonché nome noto negli ambienti politici e non soltanto, la Regione non entra nel merito.
Da quanto si è appreso, il piccolo Comune della Valcellina aveva chiesto anche un parere su possibili incompatibilità, ma l’ente guidato da Debora Serracchiani aveva risposto che non se ne ravvisavano.
Che piaccia o no, insomma, il sindaco di Claut ora fa parte anche dello staff della stazione forestale di Claut. Sei mesi, non di più. Giusto il tempo di andare in pensione.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto