Dimezzate le vendite all’asta in Friuli: nel 2024 incassati 30 milioni

In provincia di Udine sono passati di mano 207 immobili, con un ribasso medio del 29%, contro i 440 del 2023. Gli acquisti principali hanno riguardato gli hotel Executive e Hammerack, il Marina 1 e l’isola delle Conchiglie

Laura Pigani
Tra le principali vendite all’asta a Udine c'è stata anche l’isola delle Conchiglie a Lignano
Tra le principali vendite all’asta a Udine c'è stata anche l’isola delle Conchiglie a Lignano

Case e appartamenti all’asta da almeno un decennio continuano a costituire una fonte di investimento per gli acquirenti friulani.

Anche se nel 2024 hanno perso un po’ di appeal e le aggiudicazioni dell’Istituto di vendite giudiziarie (Ivg) - Coveg srl di Udine sono dimezzate rispetto all’anno precedente, hanno tuttavia consentito un buon incasso al tribunale.

I migliori affari

Gli affari maggiori – con un ribasso medio rispetto alla stima del valore dell’immobile fino a circa il 29% – si nascondono soprattutto negli edifici periferici o dei comuni minori della provincia rispetto a quelli nei luoghi di villeggiatura, balneari e montani, che alla fine si vendono a prezzi di mercato.

I numeri complessivi dell’anno

Nell’anno appena andato in archivio sono stati aggiudicati all’asta 207 immobili (contro i 440 del 2023 e i 175 del 2014 che fanno segnare un trend quasi in linea rispetto a dieci anni fa, ma notevolmente in caso se paragonato a quello del 2023) e il valore incassato dal tribunale è stato di circa 30 milioni di euro (mentre il valore stimato dei beni era pari a quasi 50 milioni).

In estrema sintesi e numeri alla mano, parliamo, dunque, di 4 milioni 500 mila euro in meno rispetto all’anno precedente.

Delle 207 assegnazioni, inoltre, 156 derivano da comuni esecuzioni, mentre 51 sono correlate a procedure legate a fallimenti.

Case vacanza

«Lignano e Tarvisio – commenta Andrea Merlino, responsabile delle custodie immobiliari dell’istituto di via Liguria – sono le località più ambite e difficilmente si possono fare veri e propri affari. Se anche la casa oppure l’appartamento prescelti partono da un prezzo di partenza relativamente basso, poi l’alta richiesta fa sì che si alzi il costo finale, ponendolo ai livelli di mercato.

Un esempio? Nella parte finale dell’anno scorso – racconta ancora Merlino nella sua analisi sull’andamento del mercato – erano finiti all’asta due appartamenti di uno stesso condominio a Lignano Sabbiadoro, uno posto al terzo piano e l’altro al settimo.

Partivano da una offerta base di 190 mila euro, ma, alla fine, sono stati venduti per 404 mila euro quello al piano più basso e 500 mila euro quello al piano più alto, raggiungendo così il costo di mercato.

In una settimana abbiamo effettuato 250 visite, con acquirenti interessati provenienti anche da Lombardia, Veneto e Austria».

Costi più contenuti

Senza dubbio più vantaggiosi, al contrario, sono gli immobili situati in località non turistiche della regione.

«Nella zona Sud Ovest di Udine, cioè nei comuni di Buttrio, Pradamano, Manzano, ma anche Palmanova – indica ancora Merlino – si trovano belle occasioni e si riesce a risparmiare notevolmente rispetto al valore stimato di case e appartamenti».

Le motivazioni

Tra i motivi principali per i quali gli immobili finiscono all’asta, si possono citare le spese condominiali insolute e le rate del mutuo non pagate. Naturalmente non sono mancati nemmeno i proprietari che, riuscendo a superare il periodo di difficoltà attraversato, hanno estinto il debito maturato nei confronti dei propri debitori e sono rientrati in possesso del bene: nel 2024, entrando nel dettaglio delle cifre, questi sono stati 72.

Le vendite più importanti

Tra le aste più importanti concluse lo scorso anno, vale la pena di sottolineare l’assegnazione della cosiddetta isola delle Conchiglie, con una stima di oltre 4 milioni di euro, ma venduta a poco meno di 3 milioni 300 mila (era possibile fare offerte partendo da una quota pari al 25% in meno rispetto alla base d’asta) alla Agrituristica Lignano srl che fa capo a Mario Andretta di Lignano.

Ancora, quindi, si può citare l’albergo-ristorante Hammerack di Malborghetto-Valbruna acquistato dalla holding di Tavagnacco AlpeInvest, dell’imprenditore Alessandro Pedone per oltre 1 milione 200 mila euro e riaperto al pubblico a partire dagli ultimi mesi dello scorso anno.

In città, invece, spazio all’hotel Executive di Udine, andato a una società di Roma, mentre a Lignano c’è stato l’hotel Marina 1, venduto a una società della principale località turistica della regione.

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