“Dimentica” di dichiarare 6 milioni: va agli arresti domiciliari a Reana

All’imprenditore viene contestato anche un mancato pagamento Iva per 1,1 milioni
UDINE.
“Dimentica” di dichiarare al fisco redditi per 6 milioni e 200 mila euro, il fatturato dell’azienda di cui è amministratore di fatto, negli anni tra il 2006 e il 2008. E nello stesso periodo di tempo non paga all’erario nemmeno 1,1 milioni di euro di Iva. Così un imprenditore di Reana, Luciano Martinuzzi, 70 anni, finisce agli arresti domiciliari.La misura cautelare per evasione fiscale, richiesta dalla Procura della Repubblica, è stata presa dal Gip del Tribunale, per la condotta reiterata dell’uomo.


L’operazione che ha portato a scovare l’evasore totale è stata condotta dalla Guardia di Finanza della Compagnia di Udine. In seguito a una serie di verifiche, i militari delle Fiamme Gialle hanno concentrato la loro attività investigativa sulla “Sabbiatura Friulana Srl” un’azienda che opera nel trattamento e rivestimento dei metalli, la cosiddetta “sabbiatura”, con sede legale ad Anguillara Sabazia, in provincia di Roma, ma di fatto attiva a Reana del Rojale, tra le frazioni di Valle e Remugnano, dove si trova il capannone e dove ancora oggi lavorano alcuni dipendenti.


L’arco di tempo per il quale la Guardia di Finanza ha stabilito l’evasione totale è relativo agli anni tra il 2006 e il 2008. In questo periodo l’imprenditore avrebbe omesso di dichiarare al fisco ben 6,2 milioni di euro (sono più di 12 miliardi delle vecchie lire), oltre a 1,1 milioni di euro di Iva non corrisposta all’erario. Martinuzzi, che è amministratore di fatto della Srl, è stato denunciato per i reati di omessa presentazione di dichiarazione fiscale, per occultamento di scritture contabili e per sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte. Per la sua condotta ripetuta nel tempo, il Giudice per le indagini preliminari, venerdì ha quindi disposto la misura restrittiva della libertà, con gli arresti domiciliari.


L’imprenditore, sempre secondo quanto accertato dalle Fiamme Gialle, avrebbe anche impoverito il capitale della società: l’azienda, proprio per evitare eventuali azioni di recupero dei crediti da parte dello Stato, avrebbe ridotto quasi a zero il proprio patrimonio, vendendo ripetutamente beni strumentali e immobili.


Vista l’assenza di documenti, i controlli sono stati eseguiti incrociando i dati di clienti e fornitori con la banca dati telematica (Cli.Fo.) dell’anagrafe tributaria. Solo così è stato possibile ricostruire l’intreccio di acquisti di materiali, pagamenti dei lavori da parte dei clienti e tutte le operazioni commerciali che la “Sabbiatura Friulana” ha effettuato. La ditta è attiva tutt’oggi, anche se ha ridotto di molto la sua operatività. Luciano Martinuzzi si occupa di trattamento e verniciature di metalli da almeno una trentina d’anni e via via aveva ingrandito l’azienda, grazie anche all’acquisizione di un nutrito portafoglio ordini, con clienti un po’ in tutto il Friuli e anche fuori regione.


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