«Dietro i clandestini un business milionario»

RIVIGNANO TEOR. Ha chiamato a raccolta il popolo del Carroccio nel paese dove un geometra in pensione ha affittato alla Caritas quattro appartamenti per ospitare 10 profughi. Ma anche tutte quelle persone che sono stanche di questo «governo nazionale e regionale fallimentare».
L’onorevole Massimiliano Fedriga è salito ieri sera sul palco allestito in piazza IV Novembre chiarendo subito un punto: «Chi viene ospitato, a chi vengono regalati un piatto caldo e vestiti, la scheda telefonica, 2,5 euro al giorno per le spese minute e addirittura le sigarette e si permette di buttare nell’immondizia il cibo perché non è di suo gradimento, è immorale e vergognoso verso quelle nostre famiglie che fanno fatica ad arrivare a fine mese, che hanno perso il lavoro. E quelle persone che buttano il cibo devono essere cacciate a calci nel sedere dal nostro Paese».
Un applauso si leva dalle oltre cento persone presenti. E Fedriga rincara. «Stiamo vivendo un momento di dramma generale – ha dichiarato – e ci vengono a raccontare che per la nostra gente i soldi non ci sono mentre per i clandestini sì. E chi gestisce il business che sta dietro sono le stesse persone che vanno alla cene del Pd per finanziare la campagna elettorale a Roma».
Poi l’attacco alla presidente del Fvg Serracchiani che «anziché che chiedere maggiori forze dell’ordine per controllare il confine plaude il governo che ce li porta via. Senza contare la riforma sanitaria che taglia 100 milioni di euro ai nostri cittadini e le persone muoiono perché non arrivano ambulanze».
Sul palco si sono alternati il segretario locale del Carroccio Giovanni D’Orlando, il sindaco di Rivignano Mario Anzil secondo cui «se in Veneto la sua Ladylike piange, qui in Friuli abbiamo Lady nuie per la sua gestione fallimentare», l’ex senatore Pittoni, l’assessore di Varmo Stefano Teghil, il sindaco Mauro Bordin e il segretario provinciale Daniele Moschioni. (v.z.)
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