Dieci nazioni alla Festa dei popoli

GORIZIA. Nell’attesa di essere portata nella suggestiva cornice del Castello, non appena saranno terminati i lavori di riqualificazione del borgo, la Festa dei popoli della Mitteleuropa animerà da venerdì 19 a domenica 21 il parco dello stadio Baiamonti. Per il secondo anno consecutivo la manifestazione, promossa dall’associazione Mitteleuropa, sarà ospitata a Gorizia, con 18 spettacoli in rappresentanza di dieci Paesi, tra cui Serbia e Moldova (è un esordio).
Il programma è stato corredato da due concerti di grande richiamo: la Fvg Mitteleuropa orchestra si esibirà sabato 20, alle 21, mentre il complesso jazz slovacco Peter Lipa &band, accompagnato dal chitarrista italiano Ruggero Robin, intratterrà il pubblico domenica 21, alle 21.15. Secondo il programma illustrato in municipio, sabato 20 l’area attrezzata del Baiamonti comincerà ad animarsi alle 19, con le esibizioni delle rappresentanze di Repubblica ceca, Moldova, Ucraina e Ungheria. Domenica 21, invece, i gruppi si raduneranno, alle 9, ai giardini pubblici, dando vita a una serie di concertini, poi, alle 9.45, si dirigeranno in corteo in duomo. Alle 10.30 l’arcivescovo, Dino De Antoni, celebrerà la messa per l’unità europea, con preghiere, canti e letture nelle varie lingue dei popoli della Mitteleuropa. Alle 12, al Baiamonti, ci saranno gli interventi di saluto delle autorità istituzionali e diplomatiche dei Paesi centroeuropei. Dalle 14.30 alle 23 si susseguiranno le esibizioni degli artisti di Austria, Croazia, Repubblica Ceca, Moldova, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Ucraina, Ungheria e Fvg. Le due giornate di canti e danze saranno preceduti dalla cerimonia in memoria dei Caduti e delle vittime delle guerre fratricide europee, venerdì 19, alle 18, al cimitero militare di Brazzano.
La presentazione è stata l’occasione per il presidente del sodalizio promotore, Paolo Petiziol, per ricordare che la Festa dei popoli, che dal 1975 ha ripreso la tradizione di ricordare il genetliaco dell’imperatore Francesco Giuseppe, è stata trasferita a Gorizia per una motivazione logistica, ovvero l’indisponibilità dello spazio di Giassico originariamente utilizzato: «Una festa che cresce ha bisogno di un habitat adeguato. Gorizia è una delle più belle capitali della Mitteleuropa, la recente riqualificazione l’ha resa la collocazione ideale».
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