Dieci le opere di Palinsesti acquisite dal municipio

SAN VITO AL TAGLIAMENTO. Sono dieci, le opere vincitrici del premio “In Sesto. Il luogo come arte” acquisite dall’amministrazione nel patrimonio comunale. Un atto formale che riconosce le opere come parte del patrimonio pubblico. Dal 2009, il Comune di San Vito, con Regione e Università di Udine, promuove questo, che consiste in un concorso inserito nell’annuale rassegna d’arte contemporanea Palinsesti e ne costituisce una delle sezioni espositive. «Il premio – afferma la giunta – è finalizzato alla promozione dell’arte contemporanea ed è rivolto al contesto internazionale, favorendo la partecipazione e il coinvolgimento di artisti residenti od operanti in alcuni territori compresi nell’euroregione Alpe Adria. Si propone di valorizzare l’interazione tra scultura o installazione contemporanea e il territorio sanvitese, centro propulsore dell’innovazione artistica». Vince l’opera dell’artista che riceve il maggior numero di voti espressi dal pubblico (con più di 16 anni) che visitano la mostra. Sin dal suo avvio, il bando ha previsto che i progetti rimanessero di proprietà del Comune e il vincitore provvedesse alla realizzazione dell’opera da collocare in un luogo scelto dall’amministrazione. Con l’acquisizione, le opere sono entrate a far parte del patrimonio storico-artistico del Comune. Sono dieci, le opere che vi fanno parte: la Scala, acciaio inox, vetro e acqua, di Massimo Poldelmengo, Profili di metallo verniciato di Marotta&Russo, Galeta di Anna Pontel in legno e tessuto non tessuto, I segni di un sogno, in acciaio, di Gianni Pignat, La gabbia dei sogni, in acciaio, inox e legno, di Guerrino Dirindin, il Racconto, in mosaico e tecnica mista, di Bruno Fadel, Pebbles, in ferro, di Michele Spanghero, “Il silenzio/penetra la roccia/un canto di cicale”, in acciaio, di Ida Blažicko, Frozen river, in cristallo, minerali colorati e acciaio, di Mathilde Caylou, e l’opera di Nataša Siencnik How to draw a border in the sky, in legno, alluminio e acciaio. Le opere sono esposte in aree verdi o edifici pubblici. —
D.S.
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