Dieci denunce e sequestro milionario

Sono coinvolti anche due pordenonesi nell’inchiesta “All the family” della Guardia di finanza di Gallarate che ha portato a dieci denunce a piede libero per reati tributari e all’emissione di un sequestro preventivo per equivalente di 27 milioni di euro sui beni e patrimoni di sei indagati, cifra pari alle imposte evase.
Fra questi, figurano anche i purliliesi Nicola Mastropasqua, 48 anni (sequestro disposto per 2 milioni e 200 mila euro) e Loris Mastropasqua, 44 anni (poco più di 53 mila euro la cifra indicata dal gip Raffaella Mascarino nell’ordinanza), indagati per omesso versamento di somme dovute in compensazione e emissione di fatture per operazioni inesistenti. Indagati anche i milanesi Barbara Bonini, 52 anni, Marco Bonini, 49 anni, Cosimo Natalino Carucci, 55 anni, Loris Bersani, 45 anni, Cristiano Bersani, 46 anni, Giampietro Benedan, 54 anni. Ma per gli inquirenti il regista della frode fiscale è il commercialista Angelo Iacobino, 50 anni, di origine tarantina e residente a Milano, legale rappresentante dello studio Elissa 2002 srl, che faceva da consulente per tutte e nove le imprese finite nel mirino della Finanza. Proprio nei confronti di Iacobino il gip Mascarino ha disposto il sequestro più ingente: oltre dieci milioni di euro.
L’operazione delle Fiamme gialle è partita infatti da nove verifiche fiscali in società di servizi (pulizie, trasporti, facchinaggio e fornitura di manodopera) nelle province di Varese e Milano, riconducibili a nove soggetti tutti imparentati fra di loro. Da qui il nome dell’operazione “tutta la famiglia”. Gli inquirenti ritengono che le società coinvolte non pagassero le tasse compensando i debiti tributari per mezzo di crediti Iva generati dall’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. Fra le nove società c’erano anche la M.L. Trasporti srl (di cui Loris Mastropasqua è stato legale rappresentante dal 12 dicembre 2007 al 31 luglio 2012 e Nicola Mastropasqua liquidatore dal 24 marzo 2012 al 24 aprile 2013), la Venus trasporti srl (di cui Nicola Mastropasqua è stato liquidatore dal 25 marzo 2012 al 23 aprile 2012) e la A.S service solution (di cui Nicola è stato legale rappresentante per cinque anni, dal 21 aprile 2010 al 21 settembre 2015).
Come evadevano il fisco? Gli inquirenti ipotizzano che periodicamente alcune imprese fossero messe in liquidazione e che l’incarico di liquidatore fosse affidato a un mero prestanome, di fatto nullatenente. I liquidatori si limitavano a firmare le dichiarazioni dei redditi, ma non avevano nulla a che fare con le aziende. Cinque società, fra le quali la Venus e la M.L. trasporti sono state utilizzate, una volta messe in liquidazione, per emettere fatture per operazioni inesistenti a favore delle altre società del gruppo Bonini-Mastropasqua (fra le quali la AS service solution). Le Fiamme gialle sospettano che siano stati indicati costi fittizi nelle dichiarazioni dei redditi, quasi il doppio rispetto al giro d’affari. Nei bilanci depositati alla Camera di commercio, invece, i costi erano lievemente inferiori ai ricavi. Sia i bilanci d’esercizio che le dichiarazioni dei redditi sono state trasmesse dallo stesso consulente. Per il gip è stato ordita una frode sistematica.
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