Dialisi in casa di cura Ferri e Collareta: fu una gestione mista
L’hanno definita una «sperimentazione di autorizzazione». Ossia una gestione mista tra pubblico e privato, nella quale il “Città di Udine” si limitava a fornire i locali e le attrezzature, sulla base di un compenso forfettizzato dalla Regione, e il servizio restava comunque in capo all’Azienda per i servizi sanitari. Niente a che fare, insomma, con i problemi di accreditamento che si presentano ogniqualvolta si proceda invece a una vera e propria esternalizzazione del servizio. E che la Procura ha invece ritenuto di contestare loro, nell’ambito dell’inchiesta sulla convenzione che per anni ha permesso all’Ass n.4 “Medio Friuli” di appoggiarsi alla casa di cura di viale Venezia, per una decina di posti letto per la dialisi.
Comparsi davanti ai carabinieri del Nas, per l’interrogatorio al quale erano stati invitati a presentarsi dal pm Paola De Franceschi, l’allora direttore generale dell’Ass, Roberto Ferri, e il suo direttore sanitario, Andrea Luigi Collareta, si sono difesi così dall’ipotesi di reato di abuso d’ufficio, della quale sono accusati in concorso con altri nove indagati. Difesi dagli avvocati di fiducia Rino Battoccletti e Marco Marpillero, i due ex dirigenti hanno dunque insistito sulla riconducibilità del servizio a una gestione mista. Una sperimentazione che lasciava, appunto, la gestione clinica in capo all’azienda territoriale e si appoggiava al “Città di Udine” per la sola parte logistica.
Tutt’altro il castello accusatorio ipotizzato dagli inquirenti, che nel capo d’imputazione contestano invece il mancato accreditamento della casa di cura alla fornitura del servizio di dialisi. Le indagini, relative all’intero arco di tempo nel quale la convenzione, rinnovo dopo rinnovo, è rimasta valida (dal 2004, data in cui fu sottoscritta per la prima volta, a qualche mese fa), hanno finito per trascinare nel medesimo fascicolo i nomi di tutti coloro che si avvicendarono al vertice della “Medio Friuli”: da Ferri e i suoi due bracci destri (Collareta e Zampi), a Paolo Basaglia (con Temporale, Vujovic, Bazzo e Fanzutto), fino all’attuale direttore Giorgio Ros (con Fabris, Spazzapan, Rolli e Sigon). ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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