Di notte c’è la farmacia Degrassi e da aprile servizio a rotazione

Dal 1° gennaio l’attività non è più svolta dalla famiglia Beltrame di piazza Libertà Il testimone raccolto dal presidente di Federfarma: «Periodo difficile per tutti»
Udine 1 Gennaio 2021. Farmacia De Grassi Via Monte Grappa. © Foto Petrussi
Udine 1 Gennaio 2021. Farmacia De Grassi Via Monte Grappa. © Foto Petrussi



Le luci della farmacia “Alla loggia” di piazza Libertà, per tutti semplicemente “Beltrame”, non si sono accese nella notte che ha inaugurato l’ingresso nel 2021. Né lo faranno più, non almeno con la costanza e la continuità che per settanta lunghissimi anni aveva regolato il servizio notturno in città. Al suo posto, dal 1° gennaio, a rispondere alle chiamate dell’utenza, dopo le 22, sono i colleghi della farmacia Degrassi. È da loro, al civico 79 di via Monte Grappa, che per i prossimi tre mesi ci si dovrà rivolgere per le urgenze della notte. Poi, con ogni probabilità, il servizio sarà svolto a rotazione dai farmacisti che decideranno di rendersi disponibili a una turnazione. Proprio come avviene già in altri capoluoghi di provincia.

Intanto, il primo passaggio di consegne ha il sapore della staffetta storica. Perché a raccogliere il testimone di Nicoletta Rossi Beltrame, al culmine di un percorso professionale vissuto sempre in prima linea, talvolta lavorando giorno e notte consecutivamente, è una famiglia di farmacisti non meno nota e legata alla vita e allo sviluppo di Udine e del territorio che la circonda. Aperta nel 1976, pochi giorni prima del terremoto, la farmacia guidata da Damiano Degrassi sembra nata per affrontare le emergenze. Ed è proprio dell’esperienza maturata in quasi cinquant’anni di attività che ora farà tesoro per affrontare la non meno complessa sfida della pandemia.

Né è un caso che a raccogliere l’eredità di Beltrame sia proprio la farmacia di via Monte Grappa. Il figlio del fondatore, Luca Degrassi, è stato da poco confermato alla presidenza di Federfarma di Udine e del Friuli Venezia Giulia per un altro triennio (il secondo) e l’investitura, in un momento tanto difficile anche per la categoria che rappresenta, ha pesato non poco nella scelta. «Stiamo attraversando una fase complessa e trovare qualcuno disposto ad assumersi l’onere di un’attività complessa e impegnativa come il servizio notturno, tanto più in assenza dei benefici finanziari garantiti un tempo, non era affatto scontato – spiega –. Così, ho ritenuto fosse mio dovere, in quanto rappresentante di tutte le farmacie, dare il buon esempio e incaricarmene per il primo trimestre». Fino al 31 marzo, quindi, con gli orari di sempre (quelli stabiliti per il servizio a battenti chiusi): dalle 22 alle 8 nei giorni feriali e dalle 19.30 alle 8.30 nei festivi e il sabato e la domenica.

«In questi giorni la domanda di salute è cambiata – continua Luca Degrassi –. Siamo tutti spaventati per qualsiasi aspetto attenga alla salute. E questo dipende anche dal fatto che il sistema sanitario, dal medico di base all’ospedale, è sotto pressione e non è in grado di dare risposte certe e tranquillizzanti. Il nostro supporto, allora, assume anche connotati psicologici: aiutiamo a gestire i disagi e le inquietudini dovute a eventuali ritardi e, forti di una conoscenza delle dinamiche della macchina sanitaria, a leggere i dati clinici nelle mani dei pazienti, per supportarli nella valutazione delle reali urgenze».

Nel frattempo e Covid permettendo, sarà proprio Federfarma, insieme all’Azienda sanitaria, a studiare modi e tempi del presidio farmaceutico notturno che, dal 1° aprile in poi, si deciderà di assegnare a Udine. —

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