Di Bisceglie: «E la Casarsa-Portogruaro?»

Il sindaco di San Vito insiste sul progetto di elettrificazione e sulla “bretella”: «Sono inscindibili»
Di Andrea Sartori

SAN VITO AL TAGLIAMENTO. La presentazione dello studio per la riattivazione della linea ferroviaria Sacile-Gemona ha riportato l’attenzione sui progetti mai realizzati per il potenziamento della “gemella” ancora in funzione, la Casarsa-Portogruaro. È lo stesso studio di fattibilità elaborato da Ferrovie Udine-Cividale per la tratta pedemontana a ricordare due progetti “dimenticati” che riguarderebbero entrambe le linee. Si parla delle bretelle ferroviarie (in gergo tecnico lunette) che consentirebbero di collegare direttamente le due linee alla Venezia-Udine, bypassando le stazioni.

Nello studio si evidenzia che il Piano regionale delle infrastrutture, «datato aprile 2010», riportava anche gli interventi per «la costruzione di due “lunette” a Sacile e Casarsa». E si ricorda che la realizzazione «sarebbe prevista per il 2016». Si continua evidenziando la necessità di un percorso di progettazione preliminare al cantiere, comprese le fasi di esproprio. L’attenzione è concentrata sulla Sacile-Gemona: si stima che il raccordo bypass con la Udine-Venezia comporterebbe una spesa di 6,5 milioni di euro. Cifra al momento non affrontabile, tenuto conto che si sta discutendo su come finanziare 1,1 milioni per riattivare la Sacile-Gemona.

Altro discorso per la Casarsa-Portogruaro. Il sindaco di San Vito al Tagliamento, Antonio Di Bisceglie, da anni si batte per l’elettrificazione e la bretella a Casarsa, che consentirebbe il collegamento Portogruaro-Pordenone senza cambio. Nonostante più volte si siano interessati enti vari (Regione, Rfi, ma anche Provincia e consorzi industriali), il potenziamento della Casarsa-Portogruaro non è mai andato oltre l’idea. Lungi dal voler lasciar perdere, Di Bisceglie intende «verificare la possibilità di realizzare un percorso che preveda un concorso di energie per realizzare elettrificazione e “lunetta”». Per il sindaco i due progetti sono inscindibili: non c'è elettrificazione senza bretella (che secondo il sindaco costerebbe suppergiù 2 milioni di euro) e viceversa. «Credo che la Regione possa verificare la necessità del potenziamento della linea entro l’anno – osserva il primo cittadino – Nel frattempo intendiamo approfondire la possibilità di un concorso per cofinanziare le opere, che coinvolga Regione e Stato ma anche enti locali e, fino a quando esisterà, la Provincia». Pare da scartare la possibilità che i Comuni lungo la tratta possano impegnarsi dal punto di vista finanziario.

Intanto, questo mese i pendolari si sono ritrovati di fronte a cancellazioni di corse lungo la Casarsa-Portogruaro. Lo scorso anno la percentuale era stata bassissima (solo l’1,25 percento dei treni era stato cancellato, 76 su 6.095 corse: 22 per sciopero): nei primi venti giorni dell'anno è risalita (il 7,37 per cento, ovvero 23 corse soppresse su 312).

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