Denuncia Equitalia: «Mi perseguita»

FONTANAFREDDA. Dal 2012 l’Agenzia delle Entrate gli sta rendendo la vita impossibile e lui, un pensionato di 60 anni invalido di Fontanafredda, ieri ha denunciato l’agenzia alla Procura per presunto atteggiamento persecutorio nei suoi confronti.
L’esposto è stato raccolto dai carabinieri. Luigi (nome di fantasia) in due anni ha ricevuto infatti due cartelle esattoriali Equitalia, la prima nel 2012 di 2.300 euro, che ha pagato a rate; la seconda di 4.190 euro, arrivata a maggio di quest'anno, che invece ha deciso di impugnare. Entrambe sono seguite agli accertamenti effettuati dal Fisco sulle sue dichiarazioni dei redditi, rispettivamente i 730 del 2009 e 2010. Nel mezzo gli è stato fatto un accertamento su un significativo rimborso ottenuto con il 730 del 2011 (andato in questo caso a buon fine) e, in qualità di unico erede della moglie, deceduta nel 2011 a seguito di una lungo degenza, ha ricevuto avviso di pagamento di 500 euro circa per Iva non versata nel modello Unico della donna (ha presentato però ricorso e l’ha vinto).
Luigi è esasperato, da qui la denuncia. «A questo punto – ha raccontato l’uomo – mi sento perseguitato e chiedo tutela: sono invalido al cento per cento, non autosufficiente, ho gravi problemi di salute, mi sono occupato da solo di mia moglie, sostenendo spese ingenti, circa 80 mila euro in due anni. Devo pagare il mutuo della casa – ha continuato – fino al 2029, più restituire a rate il prestito che a suo tempo mi aveva concesso la banca. Alla fine per vivere – ha aggiunto – mi restano 500 euro al mese: non ho i soldi per pagare un avvocato e sono costretto a difendermi da solo. Ma sono stanco».
Luigi contesta al Fisco anche il fatto di averlo messo con le spalle al muro, con la seconda cartella esattoriale. «L’accertamento, in questo caso – ha spiegato – era partito a fine 2001. A gennaio ho fornito tutte le integrazioni richieste, poi non ne ho saputo più nulla: pensavo fosse andato a buon fine e ora di punto in bianco l'ingiunzione a pagare, per oppormi alla quale mi vedo costretto a presentare ricorso. Il Fisco ed Equitalia sono diventate per me un’ossessione, ogni giorno tremo nell’aprire la posta».
L’Agenzia delle Entrate questa volta se l’è presa con le detrazioni del mutuo, per l’acquisto di un’auto attrezzata e per spese assistenziali legate alla malattia della moglie. «Entrambi i 730 erano stati compilati dall’Inps – fa notare l’uomo – che conosce tutta la mia situazione presente e pregressa con mia moglie. Inoltre quando deve avere il Fisco manda ingiunzioni, ma quando deve dare se la prende comoda. Io devo avere ancora i rimborsi del modello Unico di mia moglie, dal 2009 al 2012».
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