Demolita l’ex caserma dei carabinieri

LIGNANO. I lavori di demolizione dell’ex caserma dei carabinieri sono partiti. E tra un anno al suo posto ci sarà una palazzina in social housing con una ventina di appartamenti per giovani coppie e anziani e famiglie lignanesi. Macchine in azione in viale dei Platani, dunque, in questi giorni. Le assegnazioni avverranno successivamente tramite un avviso pubblico che sarà pubblicato tra qualche mese e i requisiti dei singoli richiedenti saranno quelli previsti dalla legislazione nazionale e regionale relativi all’edilizia convenzionata.
Dopo un iter durato tre anni, ora l’opera diventa così realtà. L’amministrazione Fanotto aveva deliberato la sottoscrizione della convenzione che regola i rapporti tra il Comune e la Finanziaria Internazionale Investiments Sgr (Finint) che costruirà il nuovo edificio all’interno del quale 16 alloggi saranno in affitto e quattro in affitto con diritto di riscatto. La gestione tecnica, manutentiva e amministrativa dell’immobile sarà demandata a uno specifico gestore sociale, che seguirà anche l’iter di assegnazione delle singole unità abitative. Saranno privilegiati gli anziani, le persone singole o nuclei familiari composti da non più di due persone delle quali almeno una abbia compiuto 65 anni, nuclei familiari a basso reddito, giovani coppie, con o senza figli, quelle i cui componenti non superino entrambi i 35 anni di età. Almeno uno dei destinatari - e questo rientra tra i requisiti soggettivi - deve avere la residenza a Lignano o deve averla avuta per almeno 10 anni consecutivi negli ultimi 20 anni, avere un Isee minimo pari a 2,5 volte l’ammontare annuale del canone di locazione o essere in possesso della cittadinanza italiana. «Si tratta del primo intervento a livello regionale di un amministrazione pubblica in social housing - afferma l’assessore Paolo Ciubej - e per questo esprimiamo molta soddisfazione. L’amministrazione ha concluso un lungo e impegnativo iter procedurale che ha permesso di rispettare l’impegno del nostro programma elettorale sul problema della residenza per venti famiglie lignanesi».
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