Delitto Burgato a Lignano, in Procura riparte l’azione contro Rei

Il capo della Procura di Udine Antonio Biancardi:  chiederemo nuovamente il rinvio a giudizio e si fisserà un’udienza 

LIGNANO. «È stata sollevata un’eccezione procedurale per l’avviso di conclusione delle indagini, si tratta di una questione formale, era abbastanza scontato, ora procederemo e rifare il 415 bis, chiederemo nuovamente il rinvio a giudizio e si fisserà un’udienza».

Solo una questione procedurale per il capo della Procura di Udine Antonio Biancardi il temporaneo stop al processo in Italia per Reiver Laborde Rico, il 24enne cubano accusato con la sorella Lisandra dell’omicidio di Rosetta Sostero e del marito Paolo Burgato nella loro villa di Lignano il 19 agosto 2012.

Alla luce della decisione del giudice per le udienze preliminari di Udine Paolo Alessio Vernì che ha dichiarato nulla la richiesta di rinvio a giudizio con la quale il fascicolo era approdato in aula, quindi, la Procura di Udine si prepara a riformulare l’istanza.

A sollevare la questione, com’è noto, è stato il legale difensore di Reiver Marco Florit in sede di udienza preliminare, rimarcando il mancato espletamento dell’interrogatorio dell’imputato, all’indomani della conclusione delle indagini preliminari. Era stata Cuba nell’agosto scorso a negare la disponibilità per l’assistenza giudiziaria in sede di interrogatorio per rogatoria in videoconferenza, a causa dell’intervenuta condanna a 25 anni di reclusione. Fatto sta che la Procura di Udine non aveva potuto procedere, né in quel contesto, nè dopo. «Si chiederà nuovamente il rinvio a giudizio e sarà fissata l’udienza, bisognerà vedere se, e come, l’imputato potrà essere interrogato, se è detenuto a Cuba».

Il procuratore Biancardi non nasconde la complessità del caso. Giudicare Reiver in Italia non sarà cosa facile, innanzitutto perché lui stesso avrebbe espresso la volontà di essere interrogato e di essere presente, fa capire il procuratore. Ed è proprio sulla questione del legittimo impedimento a partecipare all’udienza, in quanto detenuto a Cuba che fonda una delle eccezioni promosse dalla difesa del 24enne cubano, rappresentata dall’avvocato Marco Florit. E ciò, benchè allo stato dei fatti non esista documento algi atti che attesti la permanenza di Rei nelle carceri dell’Avana.

Quanto alla posizione della sorella Lisandra Aguila, condannata all’ergastolo in primo grado, l’avvocato che la rappresenta Carlo Serbelloni ha già preannunciato il ricorso in appello. «Ho appena ricevuto le motivazioni della sentenza depositata dal gup Roberto Venditti – commenta – è un documento corposo e sostanzioso che dovrò approfondire in diversi aspetti durante questi 45 giorni, incontrerò Lisandra per discuterne con lei, poi presenteremo appello, comunque - conclude l’avvocato - mi aspettavo che questa sentenza si basasse sul concorso e sulle aggravanti della crudeltà».

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