Danni alle aziende agricole si abbattono 800 colombi

Autorizzata dalla Regione la soppressione utilizzando fucili e la cattura con gabbie A Mortegliano opererà personale della Provincia. Il sindaco: problema anche igienico
Di Paola Beltrame

MORTEGLIANO. Ottocento colombi saranno abbattuti a Mortegliano in alcune aziende agricole che avevano segnalato gravi danni alle colture e consistenti ammanchi nei magazzini di stoccaggio. Il problema è anche igienico, come avevamo segnalato sul nostro giornale due mesi, con cornicioni e marciapiedi imbrattati, nonostante le norme comunali che prevedono la pulizia da parte dei proprietari. Anche offrire da mangiare ai colombi o lasciare resti di cibo abbandonati è vietato dal regolamento di polizia rurale. Ma ciò non è stato sufficiente, i volatili hanno continuato a proliferare e la gente a lamentarsi.

Il sindaco Alberto Comand ha appena ricevuto dal servizio regionale caccia e risorse ittiche un decreto che, in deroga alle norme che sanciscono la conservazione di quella specie di uccelli, autorizza gli agenti di vigilanza faunistico venatoria della Provincia all’abbattimento con fucili o cattura tramite gabbie - cui seguirà la soppressione nei modi di legge - 800 piccioni nel Comune di Mortegliano entro 12 mesi. «I normali mezzi di contenimento della specie non hanno prodotto risultati – spiega Comand – perché il nostro territorio costituisce di per sé un habitat favorevole, data la presenza ai margini dell’abitato di aziende agricole dove è facile il reperimento di cibo. Il Comune si è attivato raccogliendo le segnalazioni dei cittadini, che sono state inoltrate al servizio provinciale risorse faunistiche venatorie, cui ha fatto seguito appunto il decreto regionale». Potranno essere prelevati solo i colombi di città (Columba livia, variante domestica). Il provvedimento si rende necessario per la tutela della salute e sicurezza pubblica, poiché i piccioni possono essere portatori di malattie. Sono autorizzati all’abbattimento gli agenti di vigilanza faunistico venatoria dipendenti della Provincia di Udine i quali potranno avvalersi anche di persone con competenza specifica, che abbiano sostenuto i previsti corsi. Potranno essere utilizzati fucili e armi ad aria compressa o trappole, e gli animali uccisi saranno a disposizione della Provincia per lo smaltimento secondo i modi di legge. «La popolazione è informata – aggiunge il sindaco – che l’attività potrà essere effettuata anche nei giorni in cui la caccia è vietata (martedì e venerdì) senza limiti di orario. I fondi sono ben individuati e a giusta distanza dal centro abitato».

Seguirà la verifica da parte della Provincia sull’efficacia dei prelievi in rapporto alla riduzione della presenza di colombi. L’ambito territoriale in cui si svolgerà il prelievo in deroga è quello relativo alle aziende Tirelli Franco e Giuliano, Franceschinis Leonardo, Paravano Franco e Paolo, Mosanghini Gianluigi, La blave di Mortean, limitatamente ai fondi agricoli o strutture collegate all’allevamento.

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