Dall’Impero romano all’arrivo dei barbari guidati da Barbero

La storia, normalmente a Gorizia, tende a interessare il pubblico, anche se questo accorre soprattutto quando si parla, in qualche modo, del cosiddetto Secolo breve. È però probabile che in molti...

La storia, normalmente a Gorizia, tende a interessare il pubblico, anche se questo accorre soprattutto quando si parla, in qualche modo, del cosiddetto Secolo breve. È però probabile che in molti saranno incuriositi dalla conferenza di oggi, dedicata all’Impero romano e ai barbari, alla Fondazione Carigo (ore 17) condotta da un volto noto della televisione: Alessandro Barbero. L’ospite è docente di Storia medievale all’Università del Piemonte Orientale, autore di numerosi saggi tradotti in diverse lingue ed è spesso ospite di trasmissioni televisive come Rai Storia e Superquark. È anche autore di romanzi, uno dei quali ha vinto il premio Strega nel 1996. L’iniziativa è invece degli Amici di Isonzo Soca e vuole mettere in luce il processo delle “invasioni barbariche” e delle migrazioni di varie popolazioni (dai Visigoti di Alarico agli Unni di Attila, dagli Ostrogoti di Teodorico ai Longobardi di Alboino) che ebbero luogo quando l’Impero romano volgeva al tramonto. Tracce di questi movimenti si ritrovano ancora negli usi e costumi della penisola e altrettanto si può dire dell’Isontino, dove troviamo i resti del ponte romano di Mainizza, il castrum longobardo di Farra e vari toponimi slavi come Gradisca, Sagrado, Capriva, Versa, Visco, Lestizza, Goricizza e la stessa Gorizia. Con l’occasione, la consueta visita guidata domenicale alla mostra “Soldati. Quando la storia si racconta con le caserme”, prevista alle 17, sarà anticipata alle 16. La rassegna è allestita nella sala espositiva della Fondazione Cassa di risparmio di Gorizia. (e.m.)

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