Dalle “tisane di Latisana” alla città del benessere grazie all’acqua termale
LATISANA. Turismo esperienziale. Tutto ciò che si lega alle sensazioni e ai profumi. Latisana si candida a diventare la città del benessere. E punta soprattutto sulla geotermia e sull’agricoltura alternativa, giocando sul proprio nome per puntare a un turismo del benessere, partendo da un prodotto alimentare, le tisane, legate nell'immaginario comune all'idea di salute e relax.
Parte tutto dal progetto “Le tisane di Latisana” che diventa lo slogan di un vero e proprio progetto per un rilancio turistico della Riviera, che dall’agricoltura biologica si allarga al wellness e allo sport a contatto con la natura, cicloturismo, golf e nautica in primis. A studiare le potenzialità di quest’area della Bassa Friulana, una società di Roma, incaricata dal Comune di predisporre uno studio di marketing turistico territoriale, che sarà presentato agli operatori e agli amministratori dei Comuni del comprensorio, sabato 21, alle 10, nella sala consiliare di Latisana. Non solo progettazione, ma anche copertura finanziaria, resa possibile da una serie di fondi stanziati a livello europeo, a sostegno dell'agricoltura biologica e delle fonti energetiche alternative, a cominciare dalla geotermia, della quale il sottosuolo di Latisana è particolarmente ricco, per la presenza di numerose falde artesiane, poste a poca profondità, con acqua termale fino a 40°. Proprio Aprilia Marittima, oggi polo turistico legato alla nautica, con la sua ampia offerta ricettiva da gestire sull’esempio dell’Albergo Diffuso, potrebbe diventare un immenso villaggio turistico del benessere, sfruttando le falde d’acqua calda. «La creazione di un centro termale con una spa diventerebbe un forte richiamo turistico, permettendo di sfruttare una delle più grandi risorse del nostro territorio, oggi utilizzata solo per il riscaldamento delle abitazioni – spiega il vicesindaco e assessore alle attività produttive, Angelo Valvason – e il centro termale sarebbe il luogo perfetto dove promuovere le tisane del nuovo brand, frutto di quell’agricoltura biologica che il Comune intende incentivare, diventando per primo produttore di erbe aromatiche, in un terreno di proprietà dell’ente, nella frazione di Gorgo. Un sito d’epoca Napoleonica, circondato da mura che hanno più di duecento anni, un contesto particolare dove partire con la start up del progetto, un orto botanico con annessa degustazione delle tisane».
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