Dalle cicogne agli ibis: l’Oasi dei Quadris riapre dopo due anni

Al lavoro a Fagagna 15 volontari. Si potrà visitare dal giorno di Pasqua L’area naturalistica e i sentieri sono stati messi in sicurezza

Maristella Cescutti

L’Oasi dei Quadris a Fagagna riapre a Pasqua dopo due anni di chiusura. L’appuntamento è per le 15 del 31 marzo.

I volontari e le maestranze comunali si sono prodigate per la sistemazione dei percorsi e la messa in sicurezza di tutta l’area naturalistica che sarà visitabile dal giorno dell’apertura, e tutte le giornate festive, fino ad ottobre, dalle 10 fino alle 18.30. Una quindicina i volontari che si metteranno a disposizione dei visitatori singoli o in gruppo.

Disponibili, a richiesta, anche le guide che possono accompagnare i presenti nei percorsi alla scoperta delle specie ospitate e del sito naturalistico che fa parte dell’Area Natura 2000.

L’Oasi accoglie una quindicina di specie diverse, le due principali che attirano grandi e piccini sono senz’altro la cicogna bianca che sta costruendo il nido sia all’interno dell’Oasi che anche all’esterno con le prime schiuse previste per maggio.

Un’ottantina gli esemplari in questo periodo che si fanno notare – afferma il presidente Oasi delle Cicogne Odv Marco Rustico – per il continuo volteggiare nella costruzione del nido ed è gradevole il ticchettio del becco che funge da richiamo tra maschio e femmina.

Anche l’ibis eremita, ora in fase di nidificazione trova l’ideale abitat per riprodursi considerando che in tutto il mondo non si contano più di 500 esemplari.

«Ormai abbiamo una colonia stanziale – rileva Rustico – e poi c’è un gruppo di un centinaio di esemplari che spaziano in tutta la Regione per poi tornare nel punto in cui sono nati».

All’Oasi troviamo anche sei cavalli Konik, esemplari rari presenti ora solo in Olanda e in Polonia, frutto dell’incrocio avvenuto in Polonia nei primi anni del Novecento tra il Tarpan e il pony da lavoro dei contadini polacchi.

Il Tarpan si è estinto nel 1906 ed era l’anello di congiunzione tra il cavallo preistorico e il cavallo domestico attuale. Si differenziava dal Konik dell’Oasi solo per la criniera dritta mentre negli esemplari di Fagagna scende morbida sul collo.

«Siamo arrivati in prossimità dell’apertura dell’Oasi dopo un percorso che ha visto l’Oasi delle Cicogne Odv vincere il bando del concorso pubblico indetto dal Comune di Fagagna, rileva Rustico – a questo è seguita una fase di coprogettazione in cui si sono definiti i progetti operativi e scientifici da mettere in atto nei prossimi anni.

Le proposte progettuali risultate vincenti sono state supportate dal punto di vista scientifico ed etico dall’Università degli Studi di Udine, dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, sezione di Udine e dal Movi e da altre associazioni che operano nel sociale».

Il presidente Marco Rustico conclude invitando tutti a visitare questo sito naturalistico di assoluto valore.

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