Dal vigilante al barista a Parenzo per il titolo europeo di freccette

Tavagnacco: da domani in Croazia sfida fra squadre di 14 nazioni. In gara i Bastars Inside di Feletto Il ritrovo è al Caffè Centrale. Giocatori anche da Basaldella, Basiliano e Faedis. Ci sono due donne
TAVAGNACCO. Non c’è bisogno di volare oltremanica per incontrare maghi delle freccette. Qui ci difendiamo piuttosto bene. Bisogna avere occhio, concentrazione, polso fermo. Prendete il Caffè Centrale, in piazza Libertà a Feletto.

In fondo al locale c’è una stanzetta. Due bersagli automatici, alcune coppe, bandiere e magliette appese alle pareti. Proprio lì, tra una partita e qualche birra, sono nati i “Bastars Inside”, squadra friulana di freccette vincitrice a gennaio del campionato nazionale di serie C.

C’è chi fa il camionista, chi il vigilante. C’è il titolare del bar, c’è un operaio. Domani questo gruppo di amici si giocherà il tutto e per tutto a Parenzo, in Croazia: in ballo c’è il titolo europeo, in gara 14 nazioni.

«Cerchiamo di non prenderla troppo sul serio, è già un buon risultato essere arrivati fino a qui»: il capitano Yuri Fornasir, 41 anni, residente a Feletto, ha cominciato a giocare a freccette nel 2001. «Era solo un passatempo – spiega –, poi col tempo si è trasformato in una vera passione».

Al punto di decidere di mettere in piedi la squadra, nel 2009. Yuri, Alessandro Brazzoni, Luca Dollani, Paolo Fedele, Davide Ronchi, Alma Polo Dimel, Mauro e Moira Dolso, Marco Bernart, Luca Quaino si allenano una volta la settimana. Si autofinanziano. La maggior parte di loro viene da Tavagnacco, ma arrivano anche da Basaldella, Basiliano, Faedis. Il Caffè Centrale è il punto di ritrovo.

«Siamo legati alla Asd Open Dart Fics, associazione che organizza i campionati – continua –. Quest’anno, nonostante la difficoltà nel conciliare gli impegni lavorativi di tutti, siamo riusciti ad arrivare alla finale di Parma e a vincere». Che vuol dire promozione in B e, appunto, pass per le finali europee.

Ma quanto è noto questo sport in Italia? La Federazione conta 2.500 giocatori iscritti. «Tanti ragazzini nel week-end vengono a giocare, chiedono informazioni sulla squadra, sono curiosi».

Lo sport delle freccette è unico nel suo genere. Non servono grandi spazi per giocare, né chissà quali doti fisiche. «Tra di noi il più giovane ha 22 anni, il più vecchio 52. Ci sono due donne – aggiunge Yuri –. La cosa bella del giocare un campionato è che affronti gente più forte, conosci persone nuove. C’è competitività, ma il clima è positivo».

E se magari durante le gare capita di essere vittima di qualche dispetto («Gli avversari tossiscono mentre tiri, per distrarti»), poi tutto si conclude in amicizia, con una mangiata in compagnia. Quello che conta per vincere è l’affiatamento.

«Ci capiamo con uno sguardo, con un gesto – prosegue il capitano –. Poi serve freddezza: devi esserci con la testa. La fortuna non ha tutto questo peso».

Unendosi al gruppo Facebook “Bastars Inside dart team” è possibile seguire tutte le loro avventure.

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