Dal lavoro allo sport: ecco i sette progetti per cambiare la città

SAN GIORGIO DI NOGARO. «Un progetto civico innovativo e progressista per portare San Giorgio di Nogaro oltre il futuro». Così Davide Bonetto, assessore uscente all’Urbanistica, innovazione e Politiche energetiche, e candidato sindaco di San Giorgio di Nogaro ha presentato venerdì sera la squadra che lo sosterrà alle amministrative del 29 aprile che lo vede contrapposto al new entry della politica Roberto Mattiussi e al vicesindaco uscente Daniele Salvador.
Due liste civiche per 23 candidati consiglieri: “Città Futura San Giorgio di Nogaro” con capolista l’assessore uscente alle Politiche sociali Cristina Pittis, di cui fanno parte Eric Buiatti, Antero Collavin, Luca Alfonso d’Agostino, Patrizia De Marchi, Gianluca La Boria, Gabriele Pitacco, Franco Polentarutti, Dimitri Rinaldi, Martina Stabile, Giulia Sandron, Giulia Del Frate. E “Impegno Civico” con capolista Annalisa Fasan, e a seguire Diego Brach, Astrid Citossi, Elena Di Giusto, Jodi Stellita, Alex Targato, Caterina Taverna, Alessandro Tempo, Daniele Tomba, Massimo Uliana, Lucian Vlad Bob. «Una squadra unita coesa, con una forza e passione straordinaria» dice Bonetto.
Diversi gli “slogan” lanciati dai candidati consiglieri e anche qualche velata frecciatina agli avversari in relazione all’assenza di deputati, politici e segretari di partito, «una scelta per cambiare il modo di far politica: prima di ogni altra cosa le persone e i programmi. Sette i progetti che cambieranno San Giorgio: la casa dell’economia e del lavoro all’ex dispensario medico; il parco urbano al “Germano Pez”, l’ampliamento della scuola dell’infanzia “Primi passi”, la Casa della musica nelle ex scuole di Zellina, la nuova via Palladio, il parco dello sport riqualificando l’area del Palazzetto, del pattinaggio, la caserma dei carabinieri e l’Itis Malignani, e i risparmio energetico negli edifici pubblici. Tutte proposte elaborate ascoltando e coinvolgendo oltre mille cittadini». Ma anche progetti per anziani in collaborazione con la casa di riposo: «Non vogliamo che San Giorgio diventi una casa per anziani, ma che vivano in un paese vivace» ha detto Gabriele Pitacco. O come l’aggregazione tra le associazioni con una nuova ripartizione dei fondi, «che– ha detto Martina Stabile– devono presentare progetti di cultura a quattro mani”. Ma anche il potenziamento del Jazz Festival e la rivisitazione di Itinerannia».
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