Dal furto di uno striscione ai quattro feriti per gli scontri

Tra le tifoserie di Udinese e Napoli non c'è mai stato amore. Gli sfottò tra le due curve durante le partite ci sono sempre stati, dai più innocenti e ironici a quelli ben più pesanti e offensivi, da una parte e dall’altra. Ma al di là delle scaramucce canore all’interno degli stadi, la storia dei rapporti tra i gruppi più “calorosi” delle due tifoserie è fatta negli anni anche di vere e proprie aggressioni per le strade, nei parcheggi e negli autogrill.

La scintilla che ha fatto scattare i nervi ai supporters è stato un fatto accaduto nel settembre 2005 all’autogrill Cantagallo: un gruppo di ultras friulani era in viaggio verso Roma per assistere a una gara contro i giallorossi e si è incrociato nell’area di sosta con alcuni ultrà napoletani, che hanno rubato da un pulmino udinese uno striscione con la scritta “Teddy Boys”.

Negli anni immediatamente successivi l’assenza dalla serie A del Napoli ha evitato incontri ravvicinati tra le due tifoserie, che hanno però continuato a guardarsi di sbieco a distanza, fino al 7 febbraio 2010. Poco prima dell’inizio della gara di campionato al Friuli tra Udinese e Napoli, le due fazioni sono arrivate a contatto in due momenti diversi del pomeriggio, prima ai Rizzi e quindi di fronte alla tribuna: il bilancio fu di quattro feriti, due tifosi udinesi e due poliziotti. Da allora la “rivalità” è sempre rimasta presente, ma fortunatamente tenuta sotto controllo dalle forze dell’ordine, che monitorano attentamente ogni movimento delle due tifoserie.

L’ultimo episodio, non violento, risale a dicembre 2015, quando un pulmino del Napoli club di Udine è stato preso di mira da alcuni ultras bianconeri di passaggio all’autogrill di Ferrara. I friulani si sono impossessati di una sciarpa. (s.d.e.)