Dal birrificio all’allevamento di trote in un incontro aziendale

Tutti i segreti della produzione della birra svelati ai ragazzi della terza A gastronomia a Lestizza
Di Alan Varutti

ISTITUTO STRINGHER. Venerdì 12 febbraio 2016 noi della classe 3^ A enogastronomia ci siamo recati in visita aziendale. Prima abbiamo visto il birrificio “Villa Chazil” di Villacaccia di Lestizza e dopo l'allevamento di trote a Sterpo di Bertiolo. Siamo stati accompagnati dai professori Alberto Bertolini (Alimenti e alimentazione) e Michela Dal Fabbro (sostegno).

Arrivati al birrificio, il titolare e il mastro birraio ci hanno accolto e ci hanno spiegato i procedimenti per fare la birra artigianale. Ci hanno fatto vedere tutte le macchine usate per la produzione: la macina per l'orzo, le varie tipologie di cisterne e l'imbottigliatrice. Questa azienda non produce solo bottiglie e fusti di birra, ma anche le materie prime essenziali per la preparazione della birra che sono il luppolo e l'orzo.

L'orzo viene coltivato nei campi ed è simile al frumento. Il luppolo è una pianta arrampicante che raggiunge i 7 metri d'altezza, per questo viene sostenuta da dei fili di acciaio che vengono legati a dei pali alti circa 8 metri, distanti 20 metri uno dall'altro. Il luppolo può essere introdotto nella produzione della birra sotto forma di pianta, così come è nato, o sotto forma di pellets. Ovvero si presenta come piccoli cilindri di luppolo polverizzato e in seguito pressato; se aggiunto al mosto perde la forma cilindrica. Abbiamo visto, infine, il negozio dove vendono vari tipi di birre e fusti.

Dopo ci siamo spostati verso l'allevamento di trote di Sterpo. Qui, col direttore commerciale, abbiamo prima visto il capannone dove nascono le trote. Poi dove vengono selezionate in base alla grandezza. Quando raggiungono l'adeguato peso vengono lasciate nelle vasche all'aria aperta. Raggiunto il peso di 1,5 kg, vengono introdotte in una macchina riempita di ghiaccio per la macellazione.

Dopo avere indossato dei camici, per motivi di igiene, siamo entrati nello stabilimento dove le trote vengono selezionate per vari tipi di uso. Abbiamo visto la produzione di filetti: le trote vengono private della testa e divise perfettamente in due filetti senza alcuna lisca tramite un processo meccanizzato. Poi c’è la produzione di hamburger di trota. La vendita della trota intera è un’altra possibilità

Questi prodotti sono ogni giorno imballati in appositi contenitori con ghiaccio in abbondanza e vengono distribuiti a tutte le cooperative del nord Italia. Terminata l’interessante visita aziendale, abbiamo visitato il negozio, dove oltre al pesce vengono vendute varie tipologie di salse a base di trota. È stata una bella esperienza.

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