Dai timori di Fontanini alle certezze di Honsell
UDINE. «Al di là del fatto che questo gioco delle classifiche lascia, come ho sempre detto, il tempo che trova, fa piacere constatare questo miglioramento, che conferma Udine al primo posto per qualità della vita in regione e tra le prime posizioni in tutto il Paese».
Così il sindaco di Udine, Furio Honsell, commenta la classifica sulla qualità della vita in Italia pubblicata ieri dal quotidiano Il Sole 24 Ore. «Classifica che ci vede passare, nella graduatoria complessiva, dal 21° al 18° posto. Un posizionamento che permette a Udine di restare in testa alla classifica a livello regionale.
Si tratta di valutazioni qualitative perché la qualità della vita a Udine si percepisce soltanto vivendoci – sottolinea il primo cittadino –. Certamente esprimo profonda soddisfazione perché dopo otto anni di amministrazione la città ha scalato diverse posizioni in questo tipo di classifiche.
Nel complesso emerge un quadro della società udinese come un contesto sostanzialmente sano e con una buona qualità dei servizi. Mi sembra importante, poi, che dallo studio emergano dati particolarmente positivi nei settori della formazione, dell’imprenditoria, dell’efficienza e dell’ambiente».
È soddisfatto anche il presidente della Provincia, Pietro Fontanini che però preferisce concentrarsi sugli aspetti meno positivi della ricerca de Il Sole. «Ci sono, infatti, alcuni elementi dell’indagine che preoccupano e, tra queste, emerge in particolare il livello di sicurezza segnalato in peggioramento.
Questo esito, purtroppo, è in sintonia con una constatazione praticamente quotidiana dell’escalation di episodi di microcriminalità e violenza sul nostro territorio. La sicurezza è un’urgenza: dai furti, alle rapine ai borseggi fino alle aggressioni.
Ha suscitato particolare apprensione proprio in merito al livello di sicurezza, l’aggressione della scorsa settimana ai danni di un’autista della Saf picchiato per non aver atteso a sufficienza prima di riprendere la corsa dell’autobus.
Tutti – aggiunge il presidente della Provincia – si aspettavano un verdetto severo nei confronti degli aggressori che, invece, sono stati liberati nel giro di poche ore. In generale, c’è troppo buonismo nei confronti dei colpevoli dei reati che restano impuniti o condannati con pene troppo leggere».
«Confortano le parole dei vertici delle forze dell’ordine e il loro impegno sul territorio – insiste Pietro Fontanini –, ma il fatto che si stiano verificando episodi con frequenza maggiore rispetto al passato non fa stare sereni».
Altro elemento negativo emerso nell’indagine è l’aumento della popolazione anziana «indice di assenza di efficaci politiche a sostegno della natalità e delle famiglie».
«Quanto alla buona scolarizzazione, nessuno stupore – commenta il numero uno di palazzo Belgrado –: le nostre scuole sono le migliori della regione, i nostri studenti reggono il confronto con i coetanei a livello nazionale e internazionale.
E la Provincia di Udine è fiera di questi ragazzi tanto da assegnare, da qualche anno ormai, una borsa di studio a chi si è diplomato con il massimo dei voti e la lode. Sedici i bravissimi premiati proprio oggi (ieri, ndr)».
Uno sguardo al buon tenore di vita. «Che, sul nostro territorio, sia migliorato lo ritengo frutto dell’attenzione e della parsimonia con cui i friulani hanno gestito e gestiscono le loro risorse, atteggiamento che ha permesso loro di affrontare spese e investimenti con più tranquillità e maggiore disponibilità.
Il dato sul tenore di vita contrasta, però, con le difficoltà occupazionali ed economiche che si registrano anche sul nostro territorio devastato dalla crisi Coopca, dalle chiusure di aziende come la Spav e dai risparmi compromessi di molte famiglie friulane per azioni poco trasparenti e corrette da parte di alcune banche».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto