Da Voldemort ai fumetti nelle tesine della matura

Le passioni letterarie, televisive e tecnologiche fra gli argomenti liberi scelti «Ho spiegato il pensiero nazista parlando del cattivo di Harry Potter»



Supereroi della televisione, grandi cattivi delle saghe letterarie e passioni tecnologiche nascoste. Sono solo alcuni degli argomenti scelti dagli studenti di quinta superiore alle prese con gli esami di maturità per l’immancabile tesina.

L’elaborato scritto, da presentare alla commissione in occasione dei colloqui orali, ha da sempre un valore che va oltre il voto finale: i maturandi sono infatti chiamati a scegliere un argomento e approfondirlo sotto molteplici punti di vista. Viste allora le premesse, tra paura e adrenalina, è chiara la tendenza dei giovani verso temi sempre nuovi, con collegamenti innovativi e spesso imprevedibili.

Così, per esempio, ha fatto Marta Sangoi del liceo Stellini, prendendo spunto dal cattivo della saga di libri e film Harry Potter: «Ho deciso di sviluppare la mia tesina sulla concezione di Lord Voldemort come superuomo nazista». Un’accoppiata non banale e dai risvolti filosofici inattesi, ma non senza qualche controindicazione: «Sono quasi sicura che la commissione non ne capirà molto – ha poi concluso – ma resto orgogliosa della scelta: era una mia passione ed è stato un lavoro sviluppato tutto da sola».

Non è mancata, quindi, negli studenti udinesi la capacità di rileggere i temi trattati nei programmi di quinta con i fenomeni che contraddistinguono il proprio tempo. «Io la tesina l’ho preparata partendo da una serie-tv in onda su Netflix con protagonista una supereroina»: questa volta a pescare dal mondo dell’intrattenimento è stata Sara Cappelletti del liceo Copernico, appassionata dello sceneggiato “Jessica Jones” tratto da un fumetto della Marvel. La storia di una investigatrice privata dalle incredibili capacità, “toccando il tema del supereroismo e delle sue varie implicazioni filosofiche”, ha infine aggiunto. Film e letteratura 2.0 dunque, ma anche passioni non trattate nel corso dell’anno scolastico.

Così Francesco Piovesan dell’istituto Malignani: «Ho parlato di Tesla e di come funziona un’auto elettrica, tra vantaggi e svantaggi»; sempre dalla stessa scuola, l’intuizione del collega Maurizio Sponza: «Anche se non c’era tra le materie di indirizzo, ho approfondito la programmazione».

Altri ancora, come Elena Buligatto del liceo Marinelli, hanno invece guardato al proprio bagaglio di esperienze personali: «Ho tratto spunto per la tesina dalla mia esperienza di educatrice nei centri estivi: mi sono accorta infatti che di fronte a uno stesso stimolo esterno i bambini corrispondono risposte sempre diverse e allora ho cercato di dare una spiegazione al perché tutti noi percepiamo la realtà in modo differente».

E se i temi tradizionali, comunque, resistono – Giacomo Peressini del liceo linguistico Percoto, per esempio, ha trattato la resistenza – è chiara la voglia di andare oltre e proporre una propria visuale più attuale, aspettando le prime tesine sugli influencer in rete. —





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