“Da Pieri” il Celtic club «In arrivo 3 mila scozzesi»

Nell’osteria di riva Bartolini i fans friulani dello storico club calcistico di Glasgow Annunciata una piccola invasione per la partita con l’Udinese a metà dicembre
Udine 21 settembre 2011 celtic club FOTO PFP / TURCO
Udine 21 settembre 2011 celtic club FOTO PFP / TURCO

Nel centro di Udine, in riva Bartolini, all’osteria “Da Pieri”, battono 60 cuori di tifosi del Celtic Glasgow. Qui c’è la sede di uno dei pochi club d’Italia dedicato alla squadra scozzese. Un pallone da calcio biancoverde, vicino al banco del bar, e una foto dei supporter friulani in trasferta in Scozia testimoniano la passione di questi udinesi, nata nel gennaio del 2009, anno di fondazione del circolo. Tutto è partito da un’idea di Paul Rinaldi, presidente del club e scozzese di Glasgow, ma con il padre di origine toscana. «Sono nato nel quartiere del glorioso stadio dei Celtic e ho vissuto lì per anni», racconta con orgoglio. Paul si è trasferito a Udine 12 anni fa, lavorando come insegnante di inglese in diversi istituti e scuole private, ma la passione per la sua squadra del cuore non l’ha abbandonato.

Per anni ha parlato del Celtic ai suoi amici friulani. Fino a contagiarli. Ora l’Udinese ha pescato la squadra scozzese nel girone di Europa League: il 29 settembre giocherà la partita a Glasgow, mentre il 15 dicembre ci sarà il ritorno allo stadio Friuli. E per allora è previsto l’arrivo di quasi 3 mila tifosi dalla Scozia. Una specie d’invasione. E Paul, con gli amici più fedeli del club, sarà nella curva degli ospiti, per tifare la squadra del cuore. Ma il presidente vuole precisare: «E’ vero che siamo 60 iscritti, ma la maggior parte di noi tifa per l’Udinese, come è giusto che sia, mentre quella per il Celtic è più che altro una simpatia».

Certo è che, senza i colori bianconeri dell’Udinese di mezzo, i soci del club s’incontrano per vedere ogni partita del Celtic. «Di solito l’appuntamento è al circolo Arci Cas’Aupa, ai Rizzi, perché in questo spazio culturale hanno la tv che trasmette le partite, mentre all’osteria “Da Pieri” non c’è. Ma è comunque questo locale la nostra sede. Da qui siamo partiti per la recente trasferta che abbiamo fatto a Glasgow per far conoscere ai miei amici friulani la Scozia».

Paul spiega anche perché esistono numerosi club nel mondo che tifano per questa squadra: «Nel lontano 1967 i Celtic fecero un’impresa storica: sconfissero l’Inter nella finale dell’allora Coppa Campioni con 11 giocatori nati in un raggio di 30 chilometri dallo stadio. Fu un evento epocale per la città e i tifosi di una squadra che, nella sua storia, non ha vinto molto in Europa». Paul segue pure assiduamente i forum dei tifosi del Celtic e conferma che nella città scozzese stanno preparando una vera e propria mobilitazione verso Udine. «Purtroppo – aggiunge - non abbiamo fatto in tempo a organizzare una trasferta a Glasgow, perché si è saputo troppo tardi che l’Udinese avrebbe affrontato proprio il Celtic».

Comunque, per Paul l’attesa partita sarà comunque un evento. Dovrà voltare, per una volta, le spalle all’Udinese, la sua squadra italiana preferita, ma il richiamo dei tremila fans di Glasgow sarà più forte. Gli altri amici del club probabilmente saranno invece in curva Nord a tifare Udinese. Ma Paul li perdona. «E’ giusto che sia così, «perché è la squadra della loro città».

“Da Pieri”, intanto, troneggia il pallone biancoverde del Celtic in bella mostra. Certo è che, se i tifosi scozzesi in trasferta lo vedranno, non crederanno ai loro occhi. E l’osteria sarà presa d’assalto.

Renato Schinko

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