Da Lio scommette sulla qualità: 80 assunzioni

La qualità della produzione, il valore aggiunto che si riesce a determinare, fa la differenza in un mercato globalizzato. È la chiave di volta che apre la porta a scenari di successo, capaci di produrre ricadute importanti anche per il territorio. Paradigmatica è l’esperienza della Da Lio, azienda con sede a Scorzè e impianti produttivi a Morsano al Tagliamento, dove entro la prossima primavera verrà completato l’ampliamento degli spazi: 6 mila metri quadrati, su un terreno acquistato dal Comune, che si aggiungeranno ai 16 mila esistenti. Nuovi spazi, più forza lavoro: l’azienda fondata nel 1983 da Luigino Da Lio conta di assumere 80 persone, a scaglioni, nei prossimi anni, portando a circa 170 unità la forza lavoro nello stabilimento di Morsano.
Prospettive interessanti, quelle che ha davanti la realtà specializzata nella componentistica per moto, in particolare, e auto. Lavora da anni per i marchi più prestigiosi – Aprilia, Ducati, Ktm per le due ruote, Porsche, Audi e Volkswagen per le macchine, solo per citarne alcuni – e Bmw le ha affidato una commessa importante: da qui la necessità di espandersi in spazi e dipendenti.
Ieri l’assessore regionale alle attività produttive, Sergio Bini, ha fatto visita alla Da Lio insieme all’europarlamentare Marco Dreosto; con loro il consigliere regionale morsanese Alfonso Singh, il sindaco Giuseppe Mascherin e l’assessore alle attività produttive, Alessandro Driussi.
Da Lio e il direttore dello stabilimento, Fabrizio Ragazzoni, hanno illustrato agli ospiti i piani per il futuro e il sistema produttivo. Un meccanismo calibrato in ogni dettaglio, in capannoni ordinati e densi di tecnologia, in cui il fattore umano è però quello che fa la differenza. La componente femminile nella fabbrica di Morsano è importante – circa il 50 per cento – e necessaria, visti i lavori di verniciatura di precisione che rappresentano una fetta importante dell’azione produttiva della Da Lio.
L’emergenza si è portata via 5 milioni di fatturato, ma la ripresa è caratterizzata da numeri migliori rispetto a quelli degli stessi mesi del 2019. Ora la Da Lio guarda al futuro. «Le aziende cui vendiamo i nostri prodotti spesso hanno un problema – ha detto il fondatore –: non avere alternative a noi. Questo perché garantiamo una qualità estremamente elevata, determinante nel mercato in cui operiamo». La decisione di chiudere uno stabilimento a Pavia è figlia della volontà di concentrare lo sforzo produttivo a Morsano.
«Un messaggio positivo per il nostro territorio – ha affermato Bini –, chiudendo altrove per aprire qui avete fatto la cosa giusta, visto che la Regione mette a disposizione di chi vuole investire una serie di strumenti finanziari a costo zero. Con la nuova legge sulla produttività accentueremo il sostegno agli interventi di rinnovamento delle linee produttive, per il revamping e la digitalizzazione amministrativa». Dreosto ha osservato che «in un momento come l’attuale, non è facile assistere a situazioni come questa. Il recovery fund dovrà necessariamente avere un impatto positivo sul territorio». —
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