«Da grande? Non farò il pilota»

Maturità 2015 a Udine: alcuni studenti non proseguiranno gli studi intrapresi, ma c’è anche chi sogna di viaggiare nello spazio
Udine 26 Giugno 2015 malignani orali Foto@Petrussi Press TURCO MASSIMO
Udine 26 Giugno 2015 malignani orali Foto@Petrussi Press TURCO MASSIMO

UDINE. Il sogno di diventare astronauta si infrange in un muro di disillusione. Meglio andarsene a lavorare subito, oppure proseguire gli studi verso altre facoltà. Fare il pilota? È «un capitolo chiuso». Per i maturandi dell’indirizzo aeronautico dell’Isis Malignani alle prese con la quarta prova è tempo di bilanci e riflessioni.

E di pensare a cosa fare da grandi. Perché se è vero che «questa sezione è eccezionale, ti prepara ad affrontare qualsiasi facoltà», l’approdo naturale alla professione per cui veramente è nato sembra un’utopia, a sentire gli studenti. Nemmeno astro Samantha basta a incoraggiare gli animi.

«Sì, anch’io volevo fare l’astronauta – dice Masha, una delle due ragazze sui 18 alunni della classe - così mi sono iscritta qui. Poi ho capito che non faceva per me. Sono una tipa più umanistica, ecco. Non me la sono sentita di cambiare scuola a metà e ho voluto finire». E adesso? «Andrò a studiare psicologia».

Un super indirizzo, l’aeronautico, ma «che fatica». Emanuele sta aspettando con ansia il suo orale fuori dall’aula al piano interrato, dove lo attende la commissione d’esame, ma una volta archiviata la maturità se andrà a fare «scienze multimediali» a Pordenone. Nicolò si iscriverà a Economia. «No no, quale pilota o astronauta. Forse il commercialista».

Fuori dal coro Cristiano Mattiussi che invece non intende mollare la materia. E punta in alto. Si immatricolerà a Ingegneria a Udine e poi spera di specializzarsi nella branca di aerospaziale. Ma «no, fare il pilota di linea non mi interessa».

C’è chi come Alberto ambisce invece a entrare nell’esercito. «Mi piacerebbe fare l’accademia. Vorrei fare i tre anni per diventare maresciallo, o cinque per diventare ufficiale. Però è difficile, ci sono 300 posti su 15 mila richieste». Non lo affascina il posto sicuro, ma «la disciplina e l’etica della professione militare che non esiste in nessun altro mestiere».

Quotatissimi gli studenti di Meccanica del Malignani, sono in molti a essere gia stati contattati per un colloquio dalla Danieli. Ma «meglio continuare a studiare, voglio specializzarmi» dice Tiziano Burco mostrandoci la mongolfiera che ha realizzato con le sue mani, l’argomento della sua tesina.

«L’ho costruita io, certamente, è perfettamente funzionante e in grado di alzarsi. Mi ha contattato la Danieli sì - racconta - so che perderò cinque anni di stipendio, ma in prospettiva credo che studiare sia la cosa giusta da fare. Mi iscriverò a ingegneria qui, poi magari finirò al Politecnico di Milano o di Torino».

Alla quarta prova ci sono anche quelli che lavorano da tempo, chi per necessità e chi per scelta. E che hanno frequentato le serali per agguantare un diploma. «Sono entrato nel mondo del lavoro quando avevo sedici anni – spiega Luca, che oggi ne ha 20 – faccio l’operaio nei cantieri navali. Non mi è stato possibile frequentare il Malignani, anche se mi sarebbe piaciuto. Ma ci tenevo a prendere la maturità».

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto