Da garzone a titolare di "Barba e capelli", a 23 anni realizza il suo grande sogno

GEMONA. Dopo il garzonato realizza il suo sogno e a 23 anni diventa titolare dell’unico “Barba e capelli” rimasto a Gemona. Il “Barba e capelli” sulla statale 13 in Campagnola è una realtà che ha 50 anni di storia e che domenica 19 gennaio sarà inaugurato nella sua nuova gestione, in mano a Francesco Cariolato, 23enne gemonese che ha scelto quel mestiere seguendo una passione che porta avanti da quando era adolescente.
«Mi è sempre piaciuto – racconta Francesco – già quando ero a scuola e frequentavo l’istituto Marchetti a Gemona: i primi insegnamenti me li ha trasmessi mia zia Rosita, acconciatrice. Mi è sempre piaciuto dedicarmi al taglio di barba e capelli, più che al settore femminile».
Anni fa Francesco finisce in via Campagnola da Monica Casani che gestisce il “Barba e capelli” fondato dal padre Adriano 50 anni fa, dal quale lo ha ereditato nel 1989 quando quest’ultimo è mancato.
Una realtà storica e tra l’altro l’unico “Barba e capelli” rimasto a Gemona oggi, dove Francesco fa il garzone. «All’inizio – racconta il giovane – ho trascorso sei mesi qua dentro, otto ore al giorno, che passavo soltanto guardando per imparare come si fa questo mestiere. Poi Monica decise di assumermi».
Sono passati alcuni anni e la titolare, che si sta avvicinando alla pensione, ha proposto a Francesco di rilevare l’attività. «Era il mio sogno – racconta Cariolato – quello di gestire un “Barba e capelli”: forse è arrivato un po’ presto, ma va bene. È una bella responsabilità, ma non mi fa paura, sono determinato. Del resto, sono sempre stato portato per l’attività manuale e credo che il garzonato serva a tutti, anche se molto spesso tanti miei coetanei pretendono troppo ancora prima di aver imparato un mestiere.
Nei miei anni di lavoro come dipendente – racconta Francesco – arrivavo mezz’ora prima e andavo via mezz’ora dopo e non ho mai perso una giornata, proprio perché mi piaceva quello che facevo: ho cominciato guardando e pulendo il negozio. Spero anche di avere stagisti in futuro: spesso si ha il timore di farsi rubare il mestiere, ma per quanto mi riguarda io sarò contento se qualcuno dimostrerà attitudine in questo lavoro, e magari sarà anche più bravo di me: vorrà dire che sarà una persona che potrà lavorare con me».
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