Da dieci anni messe dedicate alle persone non udenti

Messe per non udenti: la diocesi di Udine “sottotitola” i riti religiosi ed è pronta a festeggiare il decimo anno di attività.
Ogni mese il gruppo della pastorale dei sordi, che ha sede nella parrocchia di Santa Maria Annunziata nella Metropolitana, organizza una messa – itinerante – per le persone non udenti, celebrata da monsignor Luciano Nobile (nella foto) e con l’ausilio di un interprete Lis, la lingua dei segni.
Nel decennio di attività i riti religiosi sono stati ospitati in diverse località del Friuli per consentire anche al gruppo di persone con problemi di udito – di solito una trentina, ma alle volte raggiungono le 50 presenze – di sentirsi partecipi nella celebrazione della messa.
Domenica 27 maggio il gruppo della pastorale festeggerà i dieci anni di iniziative e per onorare la ricorrenza è in programma un pellegrinaggio al santuario del Nevegal (Belluno), occasione anche per rinnovare il gemellaggio con la pastorale dei sordi di Treviso. Il gruppo è aperto a tutti, anche alle persone udenti e negli anni sono stati diversi gli impegni che hanno visto collaborare la diocesi udinese e le persone non udenti, dalle messe alla rappresentazione in costume della Via Crucis sul sagrato del Duomo, i pellegrinaggi a un santuario mariano nel mese di maggio, mercatini di Natale e altre iniziative benefiche e solidali.
I primi contatti di monsignor Nobile con l’Ens, l’Ente nazionale sordi, risalgono al 2000 (nel 2004 ha ricevuto il mandato dall’allora arcivescovo Pietro Brollo) ma la sua attenzione nei confronti delle persone sorde era iniziata ancora al tempo in cui era rettore del seminario interdiocesano di Castellerio, quando organizzò degli incontri a tema con la partecipazione di padre Savino Castiglione, attuale superiore della Piccola Missione dei Sordomuti di Roma. La successiva nomina a parroco della cattedrale di Udine ha permesso di concretizzare il progetto.
«L’attività si è avviata lentamente e si è consolidata nell’arco di questi dieci anni – spiega monsignor Nobile –: sta dando buoni risultati, con un’affluenza costante, ma soprattutto dai legami di amicizia che si sono formati grazie al gruppo». I partecipanti provengono da tutta la diocesi, ma qualcuno anche da Mestre, Treviso e Gorizia e si riuniscono mensilmente e nelle feste liturgiche più importanti, sulla base di un programma che viene elaborato dal consiglio della Pastorale. «Abbiamo la fortuna di poter contare, all’interno del gruppo, su una mediatrice nella Lingua dei segni che presta la sua opera a titolo volontario – osserva ancora il parroco –, del gruppo fanno parte anche persone udenti, nello spirito di promuovere integrazione e amicizia».Gli incontri sono itineranti e la messa viene celebrata in varie chiese dal parroco ospitante in lingua vocale, quindi aperta a tutti, e in presenza dell’interprete, mentre a Pasqua e a Natale si tengono nella cattedrale udinese. A ogni celebrazione, precisa Nobile, segue un momento di catechesi, «che può essere riferito alla liturgia o al Santo del giorno, oppure alla chiesa che ci ospita, alla sua dedicazione o ai suoi richiami artistici e i tempi forti dell’anno liturgico sono caratterizzati da un giorno di ritiro spirituale con una catechesi in tempo di avvento da parte di Suor Vittorina Carli, sorda della Comunità delle Maestre di Santa Dorotea a Marola (Vi) e in Quaresima da padre Savino Castiglione, che celebra anche il sacramento della riconciliazione». Ogni incontro include il pranzo . «E al pranzo segue sempre qualche iniziativa legata al luogo che ci ospita, che può riguardare la religione, l’arte, la storia e la conoscenza del nostro Friuli – conclude mons. Nobile – ma soprattutto per consolidare il gruppo».
(g.z.)
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