Da binari a pista ciclabile Vertice sulla Tolmezzo-Carnia

Comuni e associazioni incontrano l’assessore regionale alle Infrastrutture L’Industrial Park, proprietario del sedime ferroviario, avvierà poi la progettazione 

TOLMEZZO

Incontro la prossima settimana sulla realizzazione della ciclabile Tolmezzo-Amaro-Carnia di Venzone: sarà presentata, per raccogliere pareri e richieste, una prima bozza di progetto ai 51, tra sindaci, associazioni di categoria e sportive della Carnia, che avevano sottoscritto un anno fa il manifesto che chiedeva alla Regione di attivarsi subito per permettere di trasformare l’ex ferrovia in pista ciclabile.

Non si sa ancora se alla fine i binari resteranno al loro posto, realizzandovi sopra la ciclabile, o se saranno smantellati. Sarà presente anche l’assessore regionale alle infrastrutture e territorio, Graziano Pizzimenti.

Questa fase di confronto precederà la progettazione formale. L’Uti della Carnia ha ottenuto dalla Regione il finanziamento per la ciclabile e il Carnia Industrial Park, proprietario del sedime ferroviario, è stato incaricato dall’Uti della progettazione.

Sono firmatari del manifesto sulla ciclabile anche i sindaci di Moggio e Venzone, in linea con i colleghi carnici nel ritenere che il riuso a fini di pista ciclabile della linea ferroviaria oggi inutilizzata permetterebbe di collegare la ciclovia Alpe Adria con tutta la rete di ciclabili carniche, garantendo ai residenti nuove opportunità e servizi e ai già significativi flussi turistici ulteriori opportunità di accesso e scoperta del territorio.

Il sindaco di Amaro, Laura Zanella, rivela che con l’assessore Pizzimenti c’è già stato un incontro preliminare sul tema e che sarà presente per ascoltare le istanze del territorio.

Non mancherà anche in questa sede chi chiederà di modificare (viene chiesto alla Regione da più di tre anni) il Piano Regionale dei trasporti, della mobilità, merci e logistica, dove oggi l’ex ferrovia è ancora linea ferroviaria di 3°livello.

Il presidente della Consulta di Betania, Mauro Migotti, annuncia fin d’ora che chiederà a Pizzimenti che la Regione consenta di eliminare i binari (pur valorizzando la storia di questa linea ferroviaria che nessuno vuole dimenticare).

«Su un tratto di ex ferrovia – motiva – che va dal panificio Cucchiaro fino all’ex polveriera di Pissebus anni fa è stato realizzato un percorso pedonale, mantenendo sotto i binari (per gli stessi motivi di cui si discute oggi), ma specie un tratto è davvero pieno di buche, di cedimenti anche di 15 centimetri. Con sotto i binari, la pedonabile sta cedendo con solchi impraticabili e anche pericolosi».

Ancor più in questo periodo, quando buche e avvallamenti sono nascosti dalle foglie. «Non so – prosegue Migotti – se oggi ci sia una soluzione tecnica migliore di quella, anche se mi chiedo quanto costerebbe ai cittadini e per un’eventuale futura riattivazione dei binari che non avverrà mai. Si faccia un lavoro serio, una ciclabile che non ceda dopo qualche anno: non si lascino sotto i binari», conclude il presidente della Consulta di Betania. —



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