Da area di interesse europeo a discarica e pista per moto

MANZANO. Una zona di interesse comunitario “scambiata” per discarica. È quello che purtroppo sta accadendo nell’area identificata come Sic “Confluenza Torre - Natisone”, territorio di notevole valore ambientale e già riconosciuto dalla Regione Fvg, che attraverso il progetto “Life” prevede proprio in quel tratto il ripristino dell’area – identificata dalla direttiva europea “Habitat” – di prati magri. A partire dalla fine del 2013, con decreto del ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, la confluenza è stata trasformata in “Zona di speciale conservazione” e sottoposta a un pacchetto di ulteriori misure di conservazione.
Inoltre, la zona è da tempo sottoposta a strette misure di salvaguardia generale che vietano – tra le altre cose – lo svolgimento di attività di circolazione con veicoli a motore al di fuori delle strade. Cosa che però pare interessare ben poco a chi utilizza i sentieri. Infatti «proprio in un recente sopralluogo – spiega l’assessore manzanese all’ambiente, Beltramini – è emerso chiaramente che buona parte del territorio Sic soggetto a tutela è tuttora usato per abbandonare rifiuti e inerti di vario tipo, nonché “abusato” per esercitazioni motoristiche da parte di amanti del fuoristrada su due ruote».
«Evidentemente non possiamo permettere che pochi utenti vadano a incidere pesantemente sulla riconosciuta valenza ambientale del sito – aggiunge l’amministratore –. Abbiamo quindi chiesto espressamente alla Polizia locale di esercitare un maggiore controllo nell’area interessata e di identificare, perseguire e sanzionare gli autori delle azioni illecite».
Il problema è noto da tempo ed è di questi giorni la segnalazione di ulteriori e reiterati danni provocati al tracciato del sentiero della Sdricca, dovuti al transito illegale di mezzi motorizzati.
«Non è semplice intercettare e punire gli abusi – sottolinea Beltramini –, poiché le aree naturalistiche sono piuttosto vaste e di non facile accesso e monitoraggio».
L’appello va quindi ai frequentatori «ecologicamente corretti» di rilevare e segnalare alle autorità la presenza di mezzi sospetti o il passaggio di auto e moto fuori dalle sedi su cui è consentito il transito. «È necessario che i cittadini prendano coscienza che il patrimonio ambientale è un bene prezioso, un investimento sul futuro e un vanto per la comunità: facciano sentire la loro voce nei confronti delle persone incivili e siano pronti a esporsi per difendere quanto gli è stato affidato».
L’ultimo invito l’assessore lo rivolge agli appassionati del trial e del fuoristrada su due ruote a non entrare in rotta di collisione con diritti e interessi della collettività.
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