«Cure mediche Rimborsi spese non utilizzati»
Bilancio a perdere nell’ex-Enam di Pordenone: 70 domande di rimborso spese presentate nel 2012 da mille 800 iscritti. Un flop per l’ente di previdenza magistrale che è passato all’Inps e ha lo sportello nel Bronx, in centro città. Nel 2011 gli accessi provinciali erano stati 200 e passa. «Centinaia di migliaia di euro sono in giacenza – è il rammarico dei sindacalisti Flcgil Adriano Zonta e Gianfranco Dall’Agnese -. Il crollo delle domande sui servizi e rimborsi, è un autogol».
Caduta verticale del servizio, dopo il passaggio forzato dall’Inpdap all’Inps. Non ci sono file, per chiedere i rimborsi di cure mediche o soggiorni e prestiti. «L’ex-Enam rimborsa le visite mediche, dentistiche – hanno ricordato il listino che vale oro con i salari bloccati dal contratto scaduto fa tre anni -. Anche gli occhiali da vista e le cure di fertilità. Ma il servizio assistenziale è dimenticato dalle maestre».
Il tramonto del servizio è stato progressivo, dal trasloco dalla sede storica della Gabelli all’ex-Inpdap un paio di anni fa. «Tutti i mesi mille 800 insegnanti hanno un prelievo automatico dalla busta paga – dice Zonta - per i servizi previdenziali». Trattenuta dello 0,8 per cento medio che corrisponde a 18 euro. «L’ente per docenti delle primarie e infanzia eroga risorse a fondo perduto – ricorda Dall’Agnese -. E’ un errore non usufruire di queste prestazioni: il tesoretto provinciale dell’ex-Enam giace senza benefici concreti per la categoria». Il passaggio all’Inps ha portato in dote un patrimonio immobiliare e cash milionario. Le prestazioni erogate sono tante: soggiorni climatico-termali nelle strutture di proprietà, borse di studio, rimborsi per spese sanitarie. Sono previsti anche piccoli prestiti a un tasso di interesse passivo pari al 2,5 per cento. La novità è la semplificazione delle procedure, che consente di garantire la liquidazione del dovuto entro 30 giorni. (c.b.)
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