Cultura della sedia e storia del Distretto nasce il centro ricerca

MANZANO. Sarà un “Centro di catalogazione e ricerca sulla cultura della sedia” a raccontare la nascita e il successo del Distretto. A breve l’amministrazione comunale di Manzano incontrerà la Regione per porre le basi del progetto.
«Quando avremo l’ok da parte dell’ente regionale – annuncia l’assessore alla qualità del disegno urbano e ai progetti strategici, Carlo Palazzolo – avremo dodici mesi a disposizione per partire con l’appalto e i lavori».
Un luogo di promozione
L’area individuata è un ex opificio, che per ora non viene ancora svelato. La funzione del Centro, invece, è ben chiara.
Non si tratterà di un semplice luogo «statico – spiega l’esponente della giunta Iacumin – riempito solo con carte e disegni, ma avrà l’obiettivo di diventare un veicolo di promozione per l’intero Triangolo da esportare anche all’estero per far conoscere le nostre radici e avere poi dei ritorni turistici».
Perché la demolizione della “Grande Sedia” – a giorni peraltro il Cluster Arredo Fvg svelerà il simbolo del “nuovo” distretto e il design “made in Fvg” – non vuole essere l’ultimo atto di un Triangolo che di fatto c’è ancora anche se scalfito dalla crisi. Anzi, sarà proprio il Centro di catalogazione «a innescare un nuovo processo – spiega l’assessore alla qualità del disegno urbano e ai progetti strategici – per riportare l’attenzione sull’intera area di Manzano».
Rinascere dalle radici
Il motto di questa rinascita, come cita lo stesso assessore sarà «rinascere senza rinunciare alle proprie radici». L’investimento si aggirerà sul milione di euro di cui 750 mila di contributo regionale fermo da anni quando si era pensato in una prima battuta a un Museo della Sedia.
Oltre al restauro dell’opificio «sarà un lavoro a più mani – aggiunge Palazzolo – che vedrà coinvolti diversi assessorati. Determinante sarà la valorizzazione del patrimonio culturale attraverso la catalogazione e l’acquisizione del materiale».
Progetti, design e sedie
Nelle sale, in cui si racconterà la tradizione, la manualità, il sacrificio dei manzanesi, troveranno spazio centinaia di sedute, collezioni, ma anche progetti a disegni che arrivano dall’archivio Promosedia e dal lascito di Werther Toffoloni.
Il modello del Vitra
Il Centro seguirà il modello del “Vitra Design Museum” vicino a Basilea, uno dei più importanti musei di architettura e disegno industriale del mondo, e del “Museo del Vino” Langenlois, attorno al quale si è sviluppato un progetto di ricettività famoso in tutta Europa. «Molti non sanno – conclude Palazzolo – che la sedia Superleggera è nata e si è sviluppata a Manzano e non in Brianza. Ci sono i disegni di Gio Ponti a testimoniarlo. E questo archivio, il racconto di questo successo potranno trovare spiegazione proprio in questo nuovo Centro».
Infrastrutture e piste ciclabili
A supporto del progetto fondamentale sarà la nuova viabilità che porterà a Manzano. E tutto ciò che ci sarà all’ingresso del paese. Per questo l’amministrazione ha pensato a un’autostazione che fungerà da polo intermodale e un mega centro direzionale e commerciale a pochi passi dalla strada regionale.
Tutto partirà proprio da quell’area dove fino a qualche giorno fa e per vent’anni regnava la “Grande Sedia”. Lì sorgerà la nuova stazione delle corriere. Un progetto bloccato dal 2002. Da allora i contributi provinciali di 750 mila euro sono rimasti bloccati in un cassetto.
A rispolverare le carte è stata l’amministrazione Iacumin. «L’area verrà ridisegnata – afferma Palazzolo – in modo tale che si inneschi un processo economico».
E non mancheranno anche piste ciclabili in modo da poter attirare quella parte di turismo che ogni giorno frequenta i Colli.
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