Crollo del controsoffitto nel bagno della scuola Comune pronto alla causa

Laura Venerus



«È un fatto grave quello accaduto alla scuola IV Novembre. Le responsabilità di quanto accaduto vanno accertate».

L’assessore al patrimonio e all’edilizia pubblica Andrea Cabibbo non usa mezze parole nel commentare il crollo di una porzione del controsoffitto di uno dei bagni della rinnovata scuola. L’altro giorno, quando s’è verificato il distacco, sono prontamente intervenuti il sindaco Alessandro Ciriani e l’assessore all’istruzione Alberto Parigi (l’assessore Cabibbo si trovava fuori città), nonché l’architetto Tiziano Del Mestre del Comune.

«La prossima settimana eseguirò delle verifiche interne con i miei funzionari per capire se ci sono le motivazioni per un’eventuale azione nei confronti della ditta che ha eseguito i lavori – ha sottolineato Cabibbo –. Lunedì pomeriggio, inoltre, incontrerò la dirigente per le valutazioni. Credo che sia grave che lavori appena consegnati presentino questi vizi gravi: la scuola è stata inaugurata lo scorso 8 agosto. In tutto questo – ha concluso l’assessore – il Comune è parte lesa. Meno male che non si è fatto male nessuno e che la zona era già stata interdetta in via prudenziale».

La dirigente Daniela Reina dell’Istituto comprensivo Centro storico, di cui la scuola IV Novembre fa parte, ha spiegato che il danno ha riguardato un pannello nel controsoffitto in un bagno del piano terra, che è parzialmente ceduto. Che questa zona della scuola avesse dei problemi era già stato appurato e proprio per la presenza di una perdita d’acqua il locale era stato precauzionalmente chiuso. È proprio grazie a questa accortezza che il crollo non ha coinvolto gli studenti, fatto che avrebbe causato danni ben più gravi di quelli avvenuti l’altro giorno.

La riqualificazione e messa in sicurezza del plesso ha richiesto un investimento di 2,3 milioni di euro per tre anni di lavori, conclusi un paio di mesi fa. Proprio l’incompatibilità della permanenza degli alunni in concomitanza con l’intervento in corso ha costretto alunni e insegnanti a fare i “pendolari” verso altre scuole dell’istituto comprensivo (in particolare la Gozzi e la Gabelli), con una convivenza che è durata per tre anni scolastici.

Il cedimento accaduto l’altro giorno verrà opportunamente valutato dall’amministrazione comunale per capirne le cause e la responsabilità, agendo per far rivalere le proprie ragioni, qualora se ne presentino i presupposti. —



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