Crollo alla scuola Duca d’Aosta Il pm: a giudizio i 5 imputati

Cordenons: si tratta degli ex sindaci Carlo Mucignat e Mario Ongaro e di tre dipendenti del Comune Secondo l’accusa, non fu fatto nulla per impedire il cedimento. Le memorie difensive degli indagati

CORDENONS. Si è conclusa con un rinvio a giudizio l’udienza preliminare tenutasi davanti al giudice Alberto Rossi per il crollo del tetto della scuola elementare Duca d’Aosta di via Montello, verificatosi nella notte tra l’11 e il 12 settembre 2012. L’udienza è stata fissata per il 26 gennaio.

A chiedere e ottenere il rinvio è stato il pm Maria Grazia Zaina per tutti e cinque gli indagati. Si tratta degli ex sindaci Carlo Mucignat e Mario Ongaro e di tre funzionari del Comune di Cordenons, il geometra Roberto Piccin, in qualità di responsabile dell’Ufficio lavori pubblici all’epoca dei fatti, l’ingegner Giorgio Marcolin, responsabile dell’Area servizi al territorio e l’architetto Francesca Nicolò dell’Ufficio pianificazione territoriale.

Le accuse sono per crollo di costruzioni, delitto colposo di danno e rifiuto di atti d’ufficio. Nel corso delle indagini era stata invece disposta l’archiviazione, per insussistenza di ogni responsabilità a loro carico, nei confronti delle due dirigenti scolastiche finite anche loro al centro delle verifiche.

A rappresentare la difesa di Carlo Mucignat è l’avvocato Alberto Fenos, di Mario Ongaro l’avvocato Paolo Dell’Agnolo, di Roberto Piccin l’avvocato Valter Buttignol, di Giorgio Marcolina l’avvocato Bruno Malattia e di Francesca Nicolosi l’avvocato Luca Colombaro. Nessuno dei cinque difensori ha presentato richiesta di patteggiamento, replicando alla pubblica accusa e sostenendo la richiesta di non luogo a procedere con, in alcuni casi, la presentazione di memorie.

Il gup si è preso tempo quindi fino al 26 gennaio per esaminare le memorie e ascoltare le contro repliche: in quella data sarà pronunciata la decisione in merito all’archiviazione, piuttosto che all’avvio del processo.

In questa fase il Comune di Cordenons non si è costituito in giudizio. «I nostri legali – ha detto il sindaco Andrea Delle Vedove – non ce l’hanno suggerito».

Il crollo, secondo la perizia fatta eseguire dalla procura immediatamente dopo il verificarsi del fatto, fu causata dal collasso di una trave portante in legno del tetto che era marcia. Crollando, ha causato il cedimento di una superficie di un metro quadro di contro soffitto, rovinato a terra nel corridoio del primo piano.

Secondo la Procura nonostante le ripetute segnalazioni da parte della direzione scolastica, durante i mandati dei due sindaci in questione, l’amministrazione comunale non fece eseguire alcun intervento strutturale, che si sarebbe rivelato utile ad evitare il crollo. Sempre secondo l’accusa, un finanziamento di 90 mila euro fu invece utilizzato per opere di tinteggiatura della scuola.©RIPRODUZIONE RISERVATA

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