Crisi, la clinica sconta del 50% le visite

Alla Salus di Tavagnacco sei medici specialisti offrono una volta la settimana ai pazienti servizi a tariffa dimezzata

TAVAGNACCO. Non sono solo gli studi odontoiatrici a proporre cure mediche “low cost”. A Tavagnacco, da un mese, a seguire la moda degli sconti c’è anche una struttura sanitaria privata, la Salus Alpe Adria, ma con modalità e finalità diverse da quelle dei dentisti: l’obiettivo è infatti di andare incontro a quei pazienti che devono rinunciare a una visita medica perché non se la possono permettere.

«Chi guadagna una media di 800 euro e magari è in cassa integrazione – spiega il direttore generale della Salus David Veloccia – non può certo pagare un onorario che va dagli 80 ai 110 euro. Abbiamo chiesto ai nostri 32 medici se potevano almeno dimezzare la tariffa, un pomeriggio a settimana, per venire incontro a chi sta soffrendo la crisi. Hanno accettato in 6: un oculista, un otorino, un dermatologo, un medico di medicina interna e uno di biologia nutrizionale. Prestano i loro servizi a 40 euro. Del benefit si può usufruire telefonando al centralino, 0432 574163, i tempi di attesa sono brevi».

Il bacino di utenza della Salus Alpe Adria, nota per la chirurgia plastica (tra le poche realtà private friulane a vantare la parte chirurgica) è l’intera provincia. Con 26 specialità mediche, di cui l’oculistica accreditata con la Asl, riesce a compensare le lungaggini del pubblico soprattutto per le operazioni alla cataratta. Quest’anno la struttura ne ha effettuate, grazie alla convenzione richiesta dalla Regione, circa 300.

«Di solito – riferisce Veloccia – nel pubblico bisogna attendere circa un anno, da noi 15 giorni; si pagano 46 euro, come in ospedale, gli anziani sono esenti. Abbiamo apparecchiature all’avanguardia e un oculista esperto che fino a pochi anni fa lavorava in ospedale e poi ha scelto la libera professione».

E a proposito di prezzi anti-crisi, non tutti sanno che un prelievo nel laboratorio di analisi cliniche SalusLab (7.30-9 con prenotazione, 9-11 senza, tutti i giorni feriali sabato compreso) può costare meno del ticket almeno del 5%; un check-up che in ospedale si pagherebbe 54,80 euro qui costa 46. A seconda delle analisi, il referto può essere ritirato anche il giorno stesso.

«Non ci sono passaggi, tutto avviene all’interno della struttura, niente sovrapprezzi. La maggior parte dei prelievi costa meno del ticket – rileva Veloccia –. Circa oculistica, all’inizio abbiamo avuto difficoltà con l’accreditamento perché il Cup non ci indicava come struttura convenzionata. I pazienti, insomma, ce li siamo dovuti cercare noi».

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