Cresce il trend dei contagi in tutta Italia: cosa può accadere a palestre, bar e ristoranti se l’indice aumenta

Anche in Italia l'onda dei contagi continua la sua scalata con ritmi allarmanti così il governo ha deciso le prime linee guida per evitare un secondo lockdown totale, difficile da reggere sul fronte economico. Nel Dpcm di ottobre è allo studio la chiusura anticipata di ristoranti e numero di persone limitato a tavola. Un ridimensionamento potrebbero subirlo anche cerimonie come battesimi, cresime, comunioni e matrimoni.
“Zone rosse” e chiusure mirate in Italia con un occhio attento all’ indice Rt che non deve risultare superiore a 1,5 per tre settimane di seguito. Per gli scienziati è il livello oltre il quale non bisogna andare, altrimenti potrebbero essere decise chiusure anche per settori ritenuti strategici, salvo le scuole e le attività produttive che si vogliono mantenere aperti.
Almeno questa è la linea che si vuole seguire. Ma un altro dato sotto osservazione, e molto importante, è quello che riguarda i ricoveri in ospedale, soprattutto delle persone che sono in terapia intensiva, indicatore primario per verificare la tenuta del sistema sanitario. Fondamentale è non farlo andare in affanno.
Chiusura bar e ristoranti
La scorsa settimana Regioni e associazioni di categoria si sono opposte alla chiusura anticipata di bar e ristoranti, ma se il numero dei nuovi positivi dovesse continuare a salire le limitazioni diventerebbero inevitabili. Oltre a imporre la chiusura alle 23 o alle 24, una delle ipotesi allo studio è la limitazione dei posti a tavola proprio per favorire il distanziamento. A rischio potrebbero essere anche palestre e negozi.
Le feste private
Non bisogna accalcarsi e soprattutto non si potrà ancora ballare. Anche in questo caso il provvedimento di riferimento è quello del 16 agosto quando si era deciso di «sospendere all’aperto o al chiuso, le attività del ballo che abbiano luogo in discoteche, sale da ballo e locali assimilati destinati all’intrattenimento, spazi comuni delle strutture ricettive o in altri luoghi aperti al pubblico». Il limite indicativo per le feste dopo le cerimonie è quello di 200 persone che dovranno comunque osservare tutte le precauzioni già previste per il resto della vita quotidiana.
Controlli per la movida
Gli scienziati sono chiari: preoccupa l’aggregazione delle persone. Soltanto tra un paio di settimane si avrà il quadro chiaro degli effetti causati dalla riapertura delle scuole. E sembra scontato che il numero dei nuovi positivi continuerà ad aumentare. «La grande criticità correlata alle aggregazioni di persone e degli assembramenti in luoghi pubblici o aperti al pubblico, particolarmente critici negli ambienti al chiuso o all’aperto durante le ore serali o durante i fine settimana, suggerendo l’adozione di misure, anche di controllo da parte di forze dell’ordine, atte a prevenirle», affermano. Il modello è quello applicato ieri con l’ordinanza firmata dal governatore del Lazio Nicola Zingaretti per Latina, con restrizioni per tutte le occasioni pubbliche.
La mascherina obbligatori all’aperto
Le mascherine sono obbligatorie h24, anche all'aperto. E’ necessario averla con sé sempre ed indossarla ogni volta che può entrare a contatto con persone che non siano conviventi, sia all'aperto sia al chiuso.
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