Crepet ai genitori: non compatite i vostri figli

Lo psichiatra e personaggio tv: se prendono 4 a scuola, non è colpa dei professori

Paolo Crepet a Udine riscuote sempre un grande successo. E così è stato anche per il suo terzo ritorno al Palamostre, all’apertura della Scuola per genitori. Tutto esaurito con 450 alunni, 150 dei quali sono “ripetenti”, visto che hanno partecipato già alle prime due edizioni del progetto di Confartigianato e Fondazione Crup, dimostrando il bisogno di imparare come educare i propri figli. E Crepet con i suoi consigli diretti, ironici, romanzati, ma terribilmente reali ha provocato una platea “intimorita”, come ha detto più volte lo psichiatra, dai propri stessi figli. «L’educazione non è falsificazione della realtà – ha spiegato – i vostri figli devono farsi male se cadono, se prendono 4 a scuola non è colpa della maestra e non devono essere compatiti: smettetela di dire poverini».

Gli adolescenti sono il tema della terza edizione della scuola per genitori, presentata dai presidenti di Confartigianato Carlo Faleschini e della Fondazione Crup Lionello D’Agostini. «Diamo per scontato che i nostri figli – ha continuato – a 14 anni bevano, fumino spinelli e facciano sesso, perché tutti fanno così. A me fa impressione. Molti genitori pensano che queste esperienze è meglio che avvengano in casa e diventano detentori di bordelli! Ridate la camporella ai vostri figli, il sesso ha bisogno di segreto e fatica, altrimenti tutto viene semplificato e il risultato è che a 22 anni hanno già la nausea del sesso e instaurano rapporti mediocri con i loro coetanei». Uno degli errori più comuni sarebbe quello di diventare amici dei propri figli. Attenzione anche all’educazione scolastica dei ragazzi, su cui non si investe più secondo Crepet. «Io dico: meno vestiti e meno settimane bianche – ha aggiunto - e più formazione». Altro sbaglio è l’acquisto di una casa. «I ragazzi ormai scelgono l'università sotto casa, vivono accanto ai genitori o con loro – ha aggiunto – e magari poi nemmeno lavorano, tanto sono protetti da mamma e papà. Tutto questo è egoismo dei genitori che vogliono i figli vicini per quando saranno vecchi. Mi stupisce che accada anche a Udine. I friulani sono ovunque nel mondo, costruiscono i grattacieli a New York e poi i figli vivono nello stesso quartiere in cui sono nati».

Ilaria Gianfagna

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