Corsi di musica, pienone a Cividale

CIVIDALE. Un panorama felicemente paradossale, quello dell’edizione 2013 – la ventiseiesima – dei Corsi internazionali di perfezionamento musicale (e degli annessi concerti di musica da camera), tradizionale perla dell’estate cividalese: a fronte di uno spaventoso ritardo nell’approntamento dello specifico bilancio – colpa del patto di stabilità –, del conseguente slittamento nel “varo” del programma e, non da ultimo, di una sensibile (e pure in questo caso ineludibile) riduzione del budget stanziato dal Comune… è boom. Record assoluto di adesioni e, a catena, prezioso indotto: mai si era registrata – ed è appunto quasi incredibile, considerando il fatto che l’iniziativa, stavolta, è stata “lanciata” appena nel mese di giugno – una simile pioggia di iscrizioni, da ben tredici Stati. Centocinquantasei i giovani approdati in loco per migliorare la propria tecnica sotto la guida di talenti di fama europea (quindici le classi strumentistiche): per gli allievi – che provengono, in buona percentuale, dall’estero: 41 presenze da Inghilterra, Olanda, Belgio, Francia, Spagna, Austria, Slovenia, Serbia, Montenegro, Ungheria, Svizzera e Turchia – lezioni rigorosamente individuali, per un totale di 780 ore. E molti di questi ragazzi non sono soli, bensì accompagnati dalle rispettive famiglie. In città, così, si comincia a fare i conti del caso: ne emerge che i circa 10 mila euro assegnati dal Comune all’Associazione Sergio Gaggia per l’organizzazione dell’evento sono compensati da “entrate” stimabili sull’ordine dei 60 mila. «Dei 156 iscritti – motiva il presidente della Gaggia, Andrea Rucli, direttore artistico e organizzativo dei Corsi – circa 120 devono pernottare in loco. Calcolando tempo di permanenza e spesa quotidiana abbiamo computato introiti, per la cittadina, pari a circa 42 mila euro; a essi si aggiungono quelli derivanti dalla presenza dei familiari degli studenti: 17.500. E anche 6 dei 10 mila euro erogati dal municipio tornano alla città, perché coprono i costi di vitto e alloggio dei professori».(l.a.)
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