Coronavirus, in Fvg risale l’età media e il numero dei casi in ambito domiciliare

UDINE. «Il virus oggi circola in tutto il Paese. Dieci regioni hanno riportato un aumento nel numero di casi diagnosticati rispetto alla settimana precedente che non può essere attribuito unicamente a un aumento di casi importati da stato estero». È quanto si legge nell’ultimo report settimanale dell’Istituto superiore di sanità (Iss) e del ministero della Salute.
Non è l’unico monito che lanciano l’Iss e il ministero. Oltre a rilevare che solo il 15% dei casi è da importazione, e i contagi sono tornati a risalire in «un contesto di avanzata riapertura delle attività commerciali, inclusi i luoghi di aggregazione, e di aumentata mobilità», il rapporto evidenzia «segnali di una maggiore trasmissione sul territorio nazionale in ambito domiciliare-familiare, con circolazione anche in persone con età più avanzata».
Quello dell’età sembra il dato da considerare con maggiore attenzione, dal momento che la fortissima riduzione della letalità e i tassi di ospedalizzazione tuttora ampiamente sotto ai livelli di guardia, nonostante l’incremento dei ricoveri nelle ultime settimane, sono anche lo specchio di un virus che in estate ha circolato più tra i giovani, meno esposti ai rischi di effetti gravi, che tra gli anziani.
«Nelle ultime due settimane – si legge nel rapporto – l’età mediana dei casi diagnosticati sta di nuovo aumentando ed è di circa 35 anni. In particolare, nel periodo compreso tra il e il 6 settembre, le persone con un’età maggiore di 50 anni sono il 28% dei casi, mentre erano poco più del 20% nelle due settimane precedenti».
Vista la crescita dell’indice di trasmissione Rt (1,14 a livello nazionale, 1,02 in regione) e il maggiore impegno degli ospedali, ministero e Iss raccomandano di «adottare le opportune precauzioni anche in ambito familiare». —
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