La lavatrice va a fuoco, ex imprenditore muore intossicato dai fumi del seminterrato

Aveva 75 anni: l’uomo, che stava trascorrendo la domenica con la moglie, è sceso a controllare per capire cosa stesse accadendo in cantina e si è accasciato

Edoardo Anese
A destra Fabio Zanolin, 75 anni
A destra Fabio Zanolin, 75 anni

Era una domenica pomeriggio come tante altre per il 75enne Fabio Zanolin che, assieme alla moglie Fiorella, stava trascorrendo qualche ora di relax in casa. Attimi di serenità squarciati all’improvviso dal corto circuito della lavatrice nel seminterrato, costato la vita all’uomo. L’ex imprenditore – che gestiva una grossa rivendita di piastrelle assieme alla moglie e alla figlia Federica – è morto intossicato dopo aver inalato i fumi della combustione.

Erano le 15.15. Una densa colonna di fumo si è alzata dal piano interrato dell’abitazione al civico 48 di via Cialata a Budoia. Zanolin è sceso a controllare cosa stesse accadendo. Una volta entrato, i fumi prodotti dalla combustione lo hanno assalito. Dopo averli respirati è svenuto, senza riuscire a mettersi in salvo. La moglie non vedendolo risalire ha lanciato l’allarme al 112. Una tragedia i cui contorni sono ancora da chiarire.

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Sono in corso le indagini da parte del nucleo di polizia giudiziaria dei vigili del fuoco, sul posto con due Aps, l’autobotte, il funzionario di guardia e il nucleo Nbcr (Nucleare, biologico, chimico radiologico). Nel frattempo, allertato dai pompieri, sul posto si è portato anche l’equipaggio di un’ambulanza e l’automedica. A supporto delle operazioni i carabinieri di Polcenigo e il radiomobile di Sacile.

Giunti sul posto, i soccorritori hanno provveduto a delimitare l’area dell’incidente, tenendo lontani i curiosi. Mentre una squadra dei vigili del fuoco ha iniziato a domare l’incendio - con le fiamme che uscivano dalle finestre e che si erano propagate alle piante presenti in giardino - un’altra è entrava nel seminterrato.

Dopo alcuni minuti di ricerca, ostacolata dal denso fumo e dal calore all’interno dello scantinato, i pompieri hanno rinvenuto il corpo esanime del 75enne. Dopo averlo portato all’esterno – dove ad attenderlo c’era anche la moglie, in apprensione per quanto accaduto – l’uomo è stato affidato ai sanitari.

Nonostante i vari tentativi di salvargli la vita, per lui non c’è stato nulla di fare. Sono durate a lungo le operazioni di messa in sicurezza. Domate le fiamme, evitando che si propagassero nelle altre stanze, i pompieri hanno effettuato le verifiche per accertare l’eventuale presenza di sostanze tossiche nell’aria. Il piano interrato è stato dichiarato inagibile.

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