Cormòns, Coldiretti: altri aggravi burocratici per il vino

NS. La Coldiretti di Gorizia denuncia ulteriori aggravi burocratici per il settore vitivinicolo dopo l’arrivo del nuovo regolamento per i documenti di accompagnamento dei vini a indicazione geografica (Dop e Igp), che diventano validi come attestati della veridicità della stessa denominazione. «Sono procedure inutili che non fanno altro che esasperare le imprese» osserva il sindacato di categoria. Con E-bacchus è entrata in vigore lo scorso 1° gennaio «l’ennesima inutile complicazione burocratica ai danni delle aziende vinicole». La procedura prende origine dal fatto che in base al nuovo regolamento la Commissione prevede la nascita di documenti elettronici che andrebbero generati e trasmessi per via informatica, costituendo di fatto la base del sistema di certificazione dei vini a indicazione geografica. In questo senso il futuro documento di accompagnamento elettronico dovrebbe recuperare le informazioni relative alla certificazione e riportare in automatico il codice di riferimento della Do/Ig consultabile oggi in un elenco digitale europeo dei vini chiamato appunto E-bacchus. «Purtroppo – sottolinea Coldiretti – i tempi ristretti, con due circolari emanate il 20 e 24 dicembre, a una settimana dall’entrata in vigore, non hanno sempre consentito alle imprese di adeguarsi. Inoltre, l’elenco, consultabile via internet, non è neppure completo.
Bisogna anche sottolineare riprendono Bozzato e Bressan, Direttore e Presidente di Coldiretti Gorizia, che in Italia è consolidato un sistema di certificazione e controllo per i vini a indicazione geografica, che esclude la necessità di ulteriori controlli attraverso i documenti di accompagnamento. Coldiretti si è subito attivata al ministero dell’agricoltura e all’ispettorato centrale della repressione frodi al fine di individuare i tempi necessari ad adeguare la normativa ed eliminare la sovrapposizione di norme inutili e complicazioni dannose.
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