Cormòns, ancora polemiche sulle luci al Parco dei poeti

CORMÒNS: «Il parere dell'Arpa in merito agli impianti luminosi del Parco dei poeti parla chiaro: le lampade non rispondono ai requisiti richiesti dalla legge allora vigente e, dunque, sono irregolari». «L'Arpa ha ragione, ma l'intervento di una nuova legge regionale in materia ha reso regolare il sito, tanto che non è più sanzionabile».
È botta e risposta tra Ettore Ribaudo, il cittadino che per primo aveva sollevato il caso dell'inquinamento luminoso nel giardino dell'ex Vittorino da Feltre, e il vicesindaco Alessandro Pesaola sul rapporto presentato dall'Arpa a firma dell'ingegner Franco Sturzi. «La documentazione alla quale ho avuto accesso parla chiaro - sottolinea Ribaudo -: nella relazione Arpa, datata 28 giugno, c’è scritto che “le lampade Prisma articolo Althea non sono rispondenti al requisito indicato all'articolo 8, comma 1 della legge regionale 1/2007”: è l'Arpa, dunque, e non il sottoscritto, a sentenziare come il progetto non sia stato realizzato secondo i criteri».
È il vicesindaco Alessandro Pesaola, interpellato sulla questione, a rispondere: «L'Arpa ha ragione: all'epoca l'impianto non era consono e per questo ci siamo mossi. È stata fatta una delibera con cui si indicavano le zone del centro in cui poter accendere le luci e quell'area vi rientrava: successivamente la Regione ha emanato una nuova legge con cui veniva superata quella precedente e che dava la possibilità a siti, come il Parco dei poeti, di poter essere illuminati. Quindi siamo assolutamente tranquilli: la legge ora ci dà ragione, il sito può restare acceso senza problemi».
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