Cordenons, trova i ladri in casa e li mette in fuga

Banditi “disturbati” dall’arrivo della proprietaria. Esiguo il bottino: portato via solo un orologio di scarso valore

CORDENONS. Ladri in azione a Cordenons, sono penetrati in un’abitazione, approfittando dell’assenza dei proprietari. Fortunatamente i malviventi si sono dovuti accontentare di un magro bottino, un orologio di scarso valore.

Limitati anche i danni, arrecati ad una porta di ingresso al piano terra che è stata scardinata per permettere l’accesso.

A mettere in fuga i malviventi è stato con ogni probabilità il ritorno a casa della proprietaria, che ha dato l’allarme. La polizia è intervenuta prontamente sul posto, ma a quel punto i ladri si erano già fuggiti, facendo perdere loro tracce.

È successo l'altra sera, verso le 22, in via De Sanctis, una strada chiusa, laterale di via Stradelle. È poi emerso che gli stessi ladri avrebbero cercato di penetrare anche in una casa vicina, i cui proprietari erano anche loro assenti: in questo caso a farli desistere sarebbe stato l’abbaiare del cane.

A farlo pensare sono state delle aste di ferro, sottratte da un cantiere confinante con entrambe le abitazioni, trovate nel giardino dei vicini. Proprio attraverso questo terreno, facilmente accessibile, i ladri avrebbero agito: al suolo, da poco lavorato, sono state trovate delle impronte di scarpe.

Le due case prese di mira si trovano alle spalle dell’asilo nido comunale di via Don Minzoni, in un punto piuttosto buio. «Venerdì – ha raccontato la proprietaria della casa visitata dai ladri – sono rientrata verso le 22 e sul momento non mi sono accorta di nulla, dato che la sala era in ordine.

Ho capito che c’erano stati i ladri quando in una vicina stanza al piano terra ho trovato la porta socchiusa, le tende e il tappeto in disordine. Ho avuto la sensazione – ha aggiunto – che a far scappare i malviventi era stato proprio il mio arrivo.

Spaventata, ho chiamato mio figlio che vive altrove e che, dopo avermi raggiunta, ha chiamato la polizia».

Il marito – che venerdì sera, 25 agosto, non si trovava in città – ha presentato denuncia in questura. «Hanno rovistato dappertutto – ha continuato a raccontare la donna – nelle stanze da letto e giù in cantina, ma fortunatamente da quando trent’anni fa abbiamo subito un primo furto, non teniamo più nulla di valore in casa.

Resta tuttavia la spiacevole sensazione di essere stati invasi nella propria intimità e la paura che possa succedere quando magari siamo in casa. A questo punto installeremo l’antifurto».

I vicini poco prima delle 22 avevano sentito solamente l’abbaiare del cane, per il resto non si sono accorti di nulla.

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