Cordenons, strade allagate e guado chiuso

La situazione nella zona nordest della città. In qualche abitazione l’acqua ha invaso gli scantinati
CORDENONS. A Cordenons il maltempo ha trovato ancora una volta impreparate le condotte delle acque sotterranee, che per alcune ore non sono state in grado di ricevere le acque, finendo per allagare alcune vie.


Coperchi dei tombini stradali saltati in più punti per la pressione dell’acqua, strade allagate fino ai marciapiedi, mentre il guado del Cellina Meduna è stato chiuso a partire dall’alba: è il bilancio della nottata che ha visto impegnati i vigili del fuoco, gli agenti della questura, la polizia municipale e una squadra comunale della Protezione civile, i cui volontari hanno operato dalle 23 alle 4 di ieri mattina.


Le situazioni più critiche si sono registrate nei punti oramai noti e già all’attenzione dell’amministrazione Delle Vedove che su di essi ha in corso uno studio per individuare una soluzione al problema di un territorio dal forte dislivello che, in caso di bombe d’acqua, finisce per creare torrenti nella zona nordest della città (via Cesare Battisti e la frazione di San Giacomo; via Martiri della libertà). Oltre a queste, l’altra notte, interessate dai disagi anche via Cervel, a nord, piazzetta San Pietro e via Sclavons a confine con Pordenone, nonché, più a sud, via Bellasio (tra le intersezioni con via Garibaldi e via Braida Foenis) dove un tratto di strada è stato chiuso per alcune ore.


Complice degli allagamenti è anche lo stato dei tombini, ostruiti dalle foglie cadute in questo periodo a terra. Tre inoltre le abitazioni (in una laterale di via Battisti, in via Bellasio e in via Sclavons), nelle quali l’acqua è entrata negli scantinati. «Non ci sono stati danni significativi – dice l’assessore alle manutenzioni Giuseppe Netto – se non quello al cerchione della ruota di un veicolo che transitava lungo via Cervel e che ha preso il foro di un tombino aperto dalla pressione dell’acqua».


I volontari della protezione civile e i vigili hanno trascorso la notte a perlustrare il territorio per mettere in sicurezza i tombini.


Quanto al guado, che è gestito da FvgStrade, alle 3.30 di domenica notte era ancora aperto. Ieri mattina gli automobilisti l’hanno trovato chiuso, senza alcuna segnalazione, dato che i cartelli stradali indicanti la chiusura erano ancora incappucciati.


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