«Coraggiosa e appassionata ha lottato per la sua gente»
Un centinaio di persone ha accompagnato nel suo ultimo viaggio Maddalena Provini «Una donna straordinaria: c’era un problema? Lei si faceva in quattro per risolverlo»

Udine 04 Luglio 2017 funerale provini Copyright Petrussi Foto Press Turco Massimo
Testarda, coraggiosa, appassionata. Una donna che lottava per la “sua” gente, che se c’era una questione da risolvere non mollava la presa. Mai.
Erano un centinaio, ieri, ad accompagnare, nel suo ultimo viaggio, Maddalena Provini, l’ex presidente della terza circoscrizione Laipacco-San Gottardo (per due mandati) e poi consigliera provinciale (eletta nel 2001 con Alleanza Nazionale), venuta a mancare venerdì pomeriggio a 75 anni, all’ospedale Santa Maria della Misericordia, dov’era ricoverata da una circa quindici giorni.
Nella chiesa parrocchiale di San Gottardo il suo ricordo passa per le parole di don Olivo Bottos, parroco di Godia e Beivars. «Maddalena metteva calore in ciò che faceva, aveva grinta e passione – sono le prime parole del parroco –. E il suo modo di vivere, questa suo impegno per l’ambiente umano e fisico dove viveva, ha lasciato il segno. Maddalena ha dato molto alla sua comunità. E se anche non sempre è stata capita e apprezzata, ha vissuto le sue scelte con coerenza e perseveranza, ha saputo farsi spazio in mezzo al disimpegno, al menefreghismo e alla superficialità».
Davanti alla bara c’è il marito Arnaldo Andreoli, generale dell’Aeronautica e il figlio Stefano con una schiera di amici. Poco distanti anche alcuni volti politici noti, il presidente della Provincia Pietro Fontanini, il consigliere regionale Riccardo Riccardi, l’imprenditore e vicecoordinatore regionale di Forza Italia Massimo Blasoni.
Fanny Rinaldi è amica di Maddalena da oltre vent’anni anni. Il destino le ha volute vicine fino alla fine. «Ero a Padova e appena sono tornata a Udine sono passata a trovarla all’ospedale – racconta commossa –. Quel giorno avevo appena dato il cambio a suo figlio Stefano, mi sono seduta accanto a lei. Maddalena è morta poco dopo… forse aspettava di avermi accanto».
In chiesa, mentre legge una breve lettera a lei dedicata, Fanny fatica a trattenere le lacrime. Raccoglie gli anni passati insieme, il forte legame che le univa, le battaglie a scuola, quelle in politica, gli interessi comuni.
«Cara Maddalena, abbiamo passato gli ultimi minuti della tua vita insieme… – scandisce emozionata la donna –. E voglio ricordarti come una donna grintosa e combattiva, una mamma forte e piena di coraggio (Maddalena Provini lascia anche una figlia, Paola, ndr), una leonessa. Hai lottato per difendere e tutelare il tuo quartiere e il tuo impegno da presidente non si è mai affievolito, nonostante la malattia ti abbia tolto qualche energia. Ciao, grande, grandissima guerriera».
Le vere amiche conoscono, l’una dell’altra, pregi e difetti. «Era così entusiasta e desiderosa di fare che spesso svelava anche le cose che non doveva dire. Ma questo non conta niente – riprende il filo dei ricordi Fanny –. Era una donna straordinaria: c’era un problema? Lei alzava il telefono e fino a che non otteneva risposta non si arrendeva. Una vera combattente».
La salma di Maddalena Provini sarà cremata.
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