Controlli sulla Pontebbana, centri massaggi nel mirino

SACILE. Massaggi, tentazioni a luci rosse e posti di blocco della polizia municipale: sono le notti di fine estate lungo la Pontebbana a Sacile. Ore 23, venerdì notte: a San Giovanni del Tempio il posto di controllo mobile della polizia municipale fa tappa di fronte all’officina Albatros. Due pattuglie, quattro agenti e 60 minuti di controllo a un’Audi nera posteggiata, con due ragazzi “appesi” al cellulare. Intorno, gira un microcosmo silenzioso di donne asiatiche.
Il centro massaggi. Alcune asiatiche hanno raggiunto il centro massaggi a qualche numero civico più avanti, sulla Statale 13. Altre hanno socchiuso una porta illuminata dietro all’Audi durante i controlli degli agenti e salutato un paio di signori che si sono infilati in un’altra vettura e sono filati via, nella notte. A Sacile dicono che la “cupola cinese” crea il business nei centri massaggi e altrove. «Centri massaggi cinesi? – è la segnalazione su Facebook –. Non si tratta di massaggi ma di prostituzione. Le signorine in tarda sera si spostano fuori dal negozio per passeggiare sulla Statale». La rivelazione è nel post successivo. «Conosco chi abita sopra a questa attività e non riesce a dormire la notte per gli schiamazzi dei clienti. Avviene di fronte allo show room ex-Fadalti».
Le denunce. I residenti si sono appellati a carabinieri, polizia municipale. «I proprietari dell’appartamento non hanno avuto altra scelta se non quella di venderlo – dettaglia il post –. Ecco le “conseguenze” del centro massaggi. Non solo per schiamazzi: sfido chiunque ad avere un “casino” sotto casa. Dove la legge non interviene e non si è tutelati, è peggio del Far West».
L’appello è quello di non affittare locali a prostitute, forse clandestine. Le “centrali” del sesso a pagamento con gli occhi a mandorla schivano la strada e preferiscono le sale massaggi, discrete e ovattate. «Più che altro – chiosano i nottambuli liventini - a Sacile non si vuole vedere».
Sacile espugnata? Le “lucciole” sono state sfrattate dalla Pontebbana, ma la trasgressione si fa in casa. Il Comitato per i diritti civili delle prostitute era intervenuto per smascherare la doppia morale, in città. «È una vergogna la doppia morale – hanno Pia Covre e Carla Corso, portavoce del movimento dei diritti civili delle lucciole –. Le forze dell’ordine avranno intimato alle due ragazze romene di andarsene, come sta capitando in tanti Comuni. Ma non si risolve in questo modo il problema». Prostitute e diritti: dalla strada alle nuove case di tolleranza? I centri massaggi sono vari e le case sfitte tante.
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